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Alec Torelli analizza una mano fra Seidel e Rheem!

Erik Seidel, vero maestro dei tornei liveAbbiamo imparato a conoscere meglio Alec Torelli proprio attraverso le pagine di AssoPoker: il giocatore californiano dopo la parentesi italiana è tornato a casa, ed è qui che nell'ultimo intervento del proprio blog ha dato il proprio interessante parere su una mano giocata fra Erik Seidel e David “Chino” Rheem nell'ambito dell'Epic Poker League poi vinta da quest'ultimo.

Rimangono cinque giocatori al tavolo, ed Erik Seidel siede sul cut-off con uno stack di 1.310.000, terzo in fiches con 44 big blinds. Lo statunitense apre quindi il gioco a 70.000 con 7-5 off , e Rheem chiama da bottone con Q-T, essendo chipleader con 2.120.000 fiches, ovvero 71 big blinds.

“Seidel rilancia a 70.000 per vincere un piatto che fra bui ed ante è proprio pari a 70.000 fiches, quindi considerando la sua posizione è una buona scelta – argomenta Alec – d'altro canto da parte di Rheem preferisco il call alla 3-bet, perché così facendo gioca una mano per valore e non si espone ad eventuali 4-bet da parte di Erik. Inoltre se lo facesse polarizzerebbe il suo range fra mani come AJ+/99+ e trash hands pure”.

Il flop è a a k , ed è da qui che “traheho” prosegue il suo ragionamento: “Su un board dry come questo è improbabile che qualcuno abbia una buona mano. Seidel decide di puntare half pot, una buona idea tanto per bilanciare che per poter vincere il piatto uncontested un buon numero di volte, sapendo che il range di Chino Rheem è molto ampio.

Quest'ultimo potrebbe foldare così come rilanciare, ma la prima mossa gli sembra troppo passiva e con la seconda rappresenterebbe davvero poco, perché anche con una mano legittima spesso si limiterebbe a chiamare. Ed è quindi questo che decide di fare: chiama, una scelta che a me piace con tutto il suo range ed a maggior ragione con una mano come Q-T”.

Al turn cade il 7 , e Seidel decide di puntare ancora, poco meno di metà del piatto: “Questa size gli consente di non concedere free card e mantenere il controllo della mano. Se Seidel checkasse sarebbe in difficoltà contro una puntata di Rheem, inoltre farebbe questa stessa puntata anche con una forte made hand”.

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David 'Chino' Rheem vincerà proprio contro SeidelA questo punto Rheem decide di rilanciare fino a 405.000, una mossa che ad Alec non piace particolarmente: “Foldare qui per Chino sarebbe standard, e rilanciare potrebbe funzionare contro un avversario più scarso di lui, ma non contro Seidel. Nonostante Rheem capisca che il suo avversario è debole, per come si è svolta la mano davvero spesso qui non può avere altro che un bluff, visto che con una mano veramente forte in molti casi si limiterebbe al call”.

Seidel infatti chiama, leggendo ottimamente la situazione, e quando al river cade il 4 decide di checkare, mossa standard secondo Torelli: “Se Rheem sta bluffando gli dà modo di continuare a farlo, se fosse battuto si lascia spazio per rivalutare l'azione, è una scelta che dovrebbe compiere sempre in questa situazione”.

Rheem sceglie quindi di andare all-in, coprendo Seidel, ma lo statunitense lo chiama raddoppiando ai suoi danni, in una mano certamente spettacolare. Ecco cosa ne pensa Alec: “Chino compie questa scelta confidando che nessuno farebbe un bluff in questa situazione: si ripete insomma la situazione già vissuta al turn, ma Rheem spera di poter essere creduto, visto anche che per Seidel il call significa rischiare l'eliminazione con tutto quello che segue in termini di payout. Erik ha invece avuto la fiducia in se stesso, facendo la scelta giusta nonostante l'enorme pressione subìta”.

Sei d'accordo con l'analisi di Alec Torelli? Discutine sul nostro forum nella sezione relativa ai tornei!

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