Nel poker cash game ci sono molte ragioni per giustificare una puntata, infatti una bet può essere fatta per valore, per ottenere informazioni, per proteggere una mano oppure per bluffare. E se poi subentrano diversi fattori per stabilire quale sia la giusta size, l’importante è che di base ci sia un piano ben congeniato che sottenda all’azione.
Alcuni giocatori consigliano di puntare sempre la stessa cifra, perché in questo modo le informazioni date agli altri sarebbero minime. C’è chi nvece ritiene che la size debba essere correlata alla forza della mano che si ha e se si vuole essere chiamati o meno (value bet).
Nonostante questi due approcci tendano ad andare un po’ all’estremo, in definità hanno però la loro valenza. Ma ricordate che il No Limit Texas Hold’em non è un gioco da affrontare con schemi rigidi e sempre uguali, quanto piuttosto una disciplina i cui continui aggiustamenti rappresentano la chiave di volta.
L’idea di base dietro la manipolazione della misura delle puntata è quella di controllare l’entità del piatto, in modo da forzare gli avversari a giocare secondo quella che è la vostra strategia. Vediamo un esempio concreto: siete in un tavolo di NL600 con 4 4 ed avete di fronte un oppo aggressivo che avete visto attaccare puntate deboli in più di una occasione. Ha già dimostrato di non aver paura di floatare e di 3-bettare light, e sembra voler mettere costante pressione sugli altri gioctori in modo da rendere le decisioni al tavolo le più complicate possibili.
Ipotizziamo che apriate dal cutoff di 18 € e che l’oppo di cui abbiamo appena parlato flatti dal bottone. Sul flop scendono q 8 4 . Ora, la size della puntata andrà sicuramente ad incidere sull’azione dell’avversario. Se fate una bet pari al piatto potreste certamente mettere un freno alla sua aggressività. Se fate il 75% del pot potreste fargli intendere che volete estrarre valore dalla vostra mano, quindi l’epilogo potrebbe essere simile all’ipotesi precedente.
Avendo invece a disposizione alcune informazioni sul suo modo di giocare, possiamo agire diversamente. Supponiamo che puntiate metà o leggermente di più di un terzo del piatto: una size del genere potrebbe essere vista come una blocking-bet od una probe bet. Pertanto puntate i vostri 18-20 € nel piatto da 42 ed un buon numero di volte l’avversario aggressivo avvertirà debolezza e vi rilancerà fino a 60 €. Per continuare con la vostra “storia” fate solo call e sul turn arriva un k . Andate di check e lui pusha subito; voi snap-callate e villain mostra k 9 che non migliora sul river.
Naturalmente questo è solo un esempio e non è detto che vada sempre tutto liscio. A volte non riuscirete a convincere l’altro di quello che volete lui pensi della vostra mano, ma intanto avrete creato una history che potrà servirvi in occasioni future. La prossima volta che flopperete qualcosa di forte contro di lui, potrete fare una puntata più alta oppure una più bassa come se voleste bluffare o vedervi il turn a poco prezzo.
Un siffatto controllo delle puntate porterà enormi benefici ai vostri risultati di lungo periodo, perché vi troverete più spesso sia a farvi pagare bene il vostro punto e sia a contenere le perdite sulle mani marginali.