Con Giulia Russo Assopoker ha un rapporto di amicizia che dura ormai da anni e capita spesso di fare due chiacchiere con la bella e brava giocatrice di Spin & Go che, dopo l’ultima intervista rilasciata ormai 4 anni fa, ha intensificato il suo impegno con il poker, diventando, oltre che giocatrice, anche poker coach.
L’abbiamo ricontattata e ne è venuto fuori il solito piacevole quadro di una persona con la quale è sempre bello scambiare idee e pareri sul nostro gioco, con uno spaccato sulla sua vita privata e professionale.
L’intervista con Giulia Russo
Ciao Giulia e ben ritrovata sulle frequenze di Assopoker.Ti avevamo già intervistata qualche anno fa poco prima che l’amatissima pandemia ci travolgesse per alcuni anni. Come hai trascorso quel periodo? Hai intensificato il tuo rapporto con il poker?
Ciao Andrea! Durante il lockdown ho pensato di voler aumentare la massa e lo studio visto che le poker room pullulavano di giocatori ed avevo tanto tempo libero e poche distrazioni ma in realtà poi non l’ho fatto. Credo che la pandemia in concomitanza con altre cose abbia inciso tanto negativamente su di me. Della serie se non posso fare nulla non voglio fare nulla. Fortunatamente è passata!
Durante l’ultimo nostro contatto ci avevi parlato della passione sbocciata verso gli Spin & Go. Che tipo di risultati hai conseguito da quel momento?
Ero arrivata a giocare i 50 ma avendo cambiato da poco poker room attualmente gioco i 20. Questo è necessario per adattarsi ad un nuovo field ed un format leggermente diverso. Credo di essere cresciuta tanto come player grazie alla scuola ed i coaches rispetto all’ultima intervista.
Lo Spin da 12k
Hai pescato qualche moltiplicatore importante? O comunque quale è stato il più alto al quale hai giocato?
Il giorno dopo che cominciai a giocare al livello superiore, pescai il 12K, ahimè perso. Ho fatto due chiacchiere con il termosifone e poco dopo sono ritornata ai tavoli.
Hai avuto modo di giocare anche altre specialità? Mtt, cash game, oppure varianti?
Quando posso mi fa sempre piacere fare un MTT live o qualche domenicale for fun. Altre varianti di poker in realtà non ne conosco né mi attraggono, compreso il cash. Non escluderei del tutto che un giorno tu possa farmi un’intervista per aver vinto l’EPT o il main delle WSOP. 🙂
Ho saputo che sei diventata coach di Pokermagia, come si è sviluppato il vostro rapporto fin dai suoi albori?
Direi che ad oggi, dopo 5 anni in Pokermagia, mi posso considerare una veterana della scuola. Ho sempre avuto molta fiducia in Pokermagia ed anche loro hanno avuto fiducia in me in quanto player e persona. Poi a Febbraio in Academy mi è stato proposto il coaching ed ho voluto provare e direi che va molto bene. Mi piace il coaching!
Come si svolge la giornata di una coach come te?
Solitamente appena apro il pc trovo un po’ di messaggi dei players o delle mani da loro giocate su cui chiedono consigli. Posso dire in linea generale che preparo lezioni, test e video per i players. Il materiale presente nella scuola è davvero tanto. Inoltre ci coordiniamo ed aggiorniamo tra coach, staff ed amministrazione in modo da ottimizzare il tutto. In sostanza cerco di fare e dare del mio meglio e mi regolo a seconda delle esigenze del momento. Non esiste un giorno uguale ad un altro.
Adesso che il tuo nome è conosciuto nell’ambiente del Poker, quei pregiudizi di cui ci avevi dato conto nel 2019, li riscontri ancora, oppure si è mosso qualcosa da allora?
Giocando praticamente solo on line è difficile che possano risalire al player dietro quel nickname e live gioco troppo raramente adesso. In generale non credo sia cambiato molto il giudizio del “sesso forte” nei confronti delle donne che giocano a poker.
Obiettivi raggiunti, missioni da completare
Sei riuscita a raggiungere gli obiettivi che ti eri proposta allora, oppure hai preferito variarli in relazione, ad esempio della tua vita privata?
In realtà li ho raggiunti quasi tutti solo che le cose possono cambiare e bisogna essere dinamici e pronti al cambiamento.
E quelli che hai adesso, in che modo si sposano con essa, ce ne sono di nuovi?
L’obiettivo principale è sempre quello di migliorare il proprio gioco e c’è ancora tanto lavoro da fare. Credo che tutto il resto sia una conseguenza. La cosa principale adesso è riuscire ad organizzarmi al meglio per far conciliare le varie attività svolgendole al meglio ma ritagliandomi comunque più tempo libero. Devo dire che in effetti mi sono un po’ riempita di impegni di vario genere ultimamente quindi non ho appunto molto tempo da dedicare alla vita privata. Ma tutto il tempo che posso ed a volte anche quello che non posso lo dedico sempre alle persone che amo.
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