Se al tavolo hanno capito che vi piace spesso stealare, sia perché vi hanno visto mostrare mani deboli allo showdown oppure perché sospettano di ciò dall’alta frequenza con cui avete rilanciato ultimamente, andate in all-in soltanto con i range che seguono:

Mettere un leggero freno alla vostra aggressività, mostrando agli altri che comunque di tanto in tanto foldate, vi aiuterà a preservare la fold equity. E se invece capita a voi di subire l’azione di uno stealer che minaccia continuamente il vostro big blind? Magari l’avete visto rilanciare ogni volta che si trovava in late position oppure avete notato che in qualche showdown aveva carte tutt’altro che forti. Forse ha pure letto questa stessa serie di articoli. In tale situazione, comunque, dovete fare call più spesso così da scoraggiarlo a proseguire nella stessa azione. Se continuate a foldare mestamente, non farete altro che incentivarlo ulteriormente allo stealing. Vi raccomando di fare call in questo modo:
Naturalmente, tutti i giocatori hanno diversi livelli di aggressività, e vi toccherà stimarlo per stabilire se la giusta mano con cui chiamare è prevista nella tabella sopra oppure in quella pubblicata in precedenza relativa ai calling-range di default.
Il re-steal
Se rilanciate da una delle ultime posizioni, potrà capitare che un avversario aggressivo avverta debolezza e proceda con un re-raise (re-steal) dai bui che metta a rischio tutte le vostre chips. Lui sa bene che le vostre carte dovranno essere almeno decenti per mettere a repentaglio la sopravvivenza nel torneo. Quali starting-hand può avere, dunque, per tentare questo push in re-steal? Se nutre particolare fiducia nella propria lettura, praticamente può farlo ATC. Se infatti è convinto, ad esempio, che per callare voi abbiate bisogno di almeno una coppia di nove o meglio, AK e AQ, qualsiasi due carte si prestano egregiamente a questa operazione. (continua)