[imagebanner gruppo="pokerstars"] Tra i molti volti conosciuti presenti all'irrinunciabile appuntamento dell'EPT di Londra c'era anche Olivier Busquet, che in un'intervista ha toccato numerosi argomenti, fra cui anche i recenti commenti di Daniel Negreanu circa il rapporto che esiste nell'ideale triangolo fra i giocatori occasionali, i professionisti e le poker room.
"Daniel si trova in una posizione molto particolare - premette il newyorkese - in quanto è uno dei rappresentanti di punta di PokerStars, e guadagna verosimilmente molto denaro senza aver più bisogno di vincere ai tavoli. Questo non significa che il suo punto di vista non sia necessariamente valido, ma che naturalmente bisogna sempre trovare un equilibrio tra i legittimi interessi di una compagnia orientata al profitto e quelli dei giocatori".
In particolare, relativamente a varianti come gli Spin&Go Busquet sottolinea in generale un principio: "Se in una certa variante la componente di edge diventa assente si finisce col negare una certa componente che caratterizza il poker, ovvero il fatto che studiando ed impegnandosi ci si possa ritagliare un vantaggio da far poi valere ai tavoli".
Naturalmente il fatto che la componente di edge si assente negli Spin&Go è tutto da dimostrare, malgrado l'enorme, innegabile varianza dettata dai risultati che si ottengono in quelle rare partite dove il montepremi offerto schizza alle stelle.
Tuttavia, malgrado vedute divergenti, Busquet riconosce non soltanto che Negreanu sia uno dei nomi più importanti nel mondo del poker in termini di rappresentatività, ma anche più in generale che i professionisti si rendano conto della loro importanza nei confronti di chi li osserva: "Io non mi considero un modello, ma al tempo stesso penso che i giocatori più conosciuti abbiano una maggiore responsabilità perché, gli piaccia o meno, sono più esposti".
Stare quindi attenti a cosa si fa ed a come lo si fa dal suo punto di vista è prioritario, anche quando come nel suo caso non si abbiano precisi obblighi verso un eventuale sponsor: "Per me forse è facile dirlo perché ho cominciato quando tutto era più semplice, sono stato molto fortunato anche considerando i miei risultati dal vivo - ammette - ho avuto molto dal poker e quindi ho anche tanto per cui essere grato".
I suoi appuntamenti col poker europeo non finiscono in ogni caso qui, visto che Busquet si presenterà sicuramente sia all'EPT di Praga che in seguito anche a quello di Malta: "Praga è la città preferita di mia moglie, specie in inverno, ed hanno anche previsto un torneo da 50.000 € che è fantastico - conclude - ma mi aspetto molto anche dalla tappa maltese, e mi auguro che siano in tanti a parteciparvi".