[imagebanner gruppo=pokerstars] Spesso un giocatore di poker professionista, nel riflettere su quello che fa, sottolinea che uno degli aspetti che non ama del proprio lavoro sia l'idea di non produrre niente per la società, di non creare valore: a questo proposito, la prospettiva di Lukas "Yovengo" Destrojer come vedremo è un po' diversa.
Questo 32enne di Vienna è infatti un giocatore di sit&go heads-up hyperturbo, buon amico di uno dei mostri sacri di questa specialità, vale a dire Rocco "Rocmat87" Marotta. Professionista a tempo pieno da appena qualche anno, in precedenza oltre a giocare ha lavorato in ambito finanziario, dopo aver ottenuto un master in Business Administration.
Non si tratta insomma del classico adolescente che abbia deciso di mollare gli studi per inseguire la carriera del giocatore, ed avendo esperienza diretta di entrambe queste realtà ecco perché il suo punto di vista appare forse discutibile ma comunque interessante: "Credo ci siano molti pochi lavori che creino davvero valore ed al tempo stesso siano completamente puliti - ha dichiarato in un'intervista rilasciata ad husng.com - anche se è un libro che vi consiglio, non è necessario leggere 'Black book on brand companies' per sapere del passato non certo cristallino di molte aziende oggi estremamente di successo".
Ed esplicita così la propria opinione: "Si crea davvero valore nel momento in cui si lavora per multinazionali che sfruttano i propri impiegati in Paesi del terzo mondo? Oppure per finanziare ed istituti di credito, che guadagnano oltre 100 miliardi l'anno scommettendo sul prezzo dei generi alimentari in mercati non regolamentati, portando ad un aumento dei prezzi che impoverisce ed affama ancora di più le popolazioni dei Paesi in via di sviluppo? Io penso di no...".
Malgrado questo, Lukas ammette che svolgere una professione normale, con tutto quello che comporta, gli manca, e non è detto quindi che in futuro non torni a fare del poker un hobby. Per adesso però continua a giocarlo, venendo a patti col fatto che il traffico agli heads-up sit&go hyperturbo è calato vistosamente in favore degli Spin&Go, specie per chi come lui non gioca livelli high stakes.
"Come scriveva H. Jackson Brown jr, nulla è più costoso di un'opportunità persa - sottolinea - preferirei giocare heads-up, ma considerando il guadagno orario ed il traffico ho cominciato a giocare gli Spin&Go da 60 dollari. In fondo, come regular è normale seguire il flusso dei giocatori occasionali".
In ogni caso, "Yovengo" sottolinea che si tratti di un gioco differente, anche per chi è abituato a giocare con uno stack da 25 big blind come lui: "I range cambiano, e la giocabilità di molte mani cala drasticamente se tutta una serie di piatti li giochi 3-way - spiega - si ha il vantaggio di raggiungere l'heads-up con delle read sul proprio avversario, ma comunque la varianza esiste. Il mio peggior downswing è stato di 6.000 dollari, 100 buy-in, ed è per questo che se dovessi giocare solo questa variante dovendo vivere di questo non lo farei con meno di 250 buy-in".