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Poker online: leggere gli avversari a partire dai nickname

'Ibra' è il calciatore che ha ispirato più nickname nel poker italiano: facile, quando hai giocato in Inter, Juve e Milan....Essendo il poker un gioco ad informazioni incomplete, qualunque dettaglio sia utile ad aggiungere elementi validi per identificare meglio un avversario è bene accetto. Nel poker online un fattore sottovalutato è quello dei nickname che ognuno di noi sceglie al momento di scaricare una room.

Che siano ricercati o inconsapevoli, che seguano percorsi mentali arditi o una più semplice psicologia inversa, i nickname sono in ogni caso dei messaggi che mandiamo al prossimo.

In questo articolo cercheremo – senza peraltro alcuna pretesa scientifica – di isolare quali possono essere le informazioni utili da far nostre semplicemente dando un’occhiata un pò più attenta agli username degli avversari al tavolo.

I Wannabee
Sono tutti quelli che inseriscono nomi di personaggi famosi nei loro nickname. In genere, scegliere screenname di questo tipo non è in sè indice di “asineria” al tavolo: si tratta spesso di soggetti che vogliono giocare subito senza tanti fronzoli, e scelgono la prima cosa che gli viene in mente.

Se i personaggi scelti sono giocatori di poker (esempio “GusHansen87”) si tratterà con ogni probabilità di ragazzi che hanno conosciuto il poker ammirando i campioni in tv, ma questo non dice poi molto. Se però i VIP scelti sono calciatori (Ibrahimovic il più diffuso, avendo giocato nelle tre più popolari squadre italiane),allora ci saranno maggiori possibilità di avere a che fare con giocatori poco esperti, provenienti dalla passione sportiva e che si approcciano al gioco del poker in maniera casuale.
Questo tipo di player – in genere incline al gioco inteso come pura evasione e gambling – si trova con maggiore facilità presso quelle poker room che hanno anche licenze di scommesse sportive o ippiche: sono molti i clienti di questi due settori che decidono di provare l’emozione del poker online semplicemente scaricando il software dell’operatore presso cui detengono il conto.

L’ippico
Il mitico VarenneA proposito di siti che offrono altre tipologie di gioco oltre al poker, ricordate che una delle miniere d’oro per un pokerista che si rispetti sono i cosiddetti “cavallari“, ovvero i giocatori provenienti dal mondo delle scommesse ippiche. Il loro è il classico gioco “a sensazione”, quando non deliberatamente contro la logica alla ricerca dei monoout con inguaribile ottimismo.

Ma come riconoscere questo genere di giocatori semplicemente da un nickname? Semplice: uno scommettitore ippico sceglierà quasi sempre il nome di un cavallo che gli ha fatto vincere una certa cifra, o il cavallo del cuore eccetera. Ad esempio se incontrate al tavolo “Varenne1973”, al 100% starete avendo a che fare con un gambler amante del celebre campione di trotto.

Ma i cavalli da corsa sono migliaia e migliaia, si dovranno studiare anni di storia ippica o iniziare a frequentare le agenzie? Non serve, basterà dare un’occhiata QUI per i cavalli di galoppo, e QUI per quelli di trotto: sono le banche dati dell’Unire che raggruppano tutti i cavalli da corsa, sia in attività che in pensione. Segnatevi questi due link…mi ringrazierete.

I “FrEeStYlEr”
Gianluca Speranza: tra i suoi nickname 'CrAzYMoNeY' e 'Bl00dMoNeY'Sono soggetti di cui in genere diffidare. Sono riconoscibili perchè usano il cosiddetto Leet (o 1337, ndr) una sorta di alfabeto alternativo, un modo di digitare un pò freestyle con maiuscole e minuscole alternate e numeri che spesso sostituiscono le lettere. Il Leet è molto diffuso tra i giocatori abbastanza sensati, che spesso associano la forma originale ad un contenuto molto tecnico e settoriale o sottilmente ironico.

Ad esempio, “Go1ngBr0kE“, “4bettoTuaS0re11a” o “TiMandoR0tt0” non saranno di certo player occasionali, e ci sono buone probabilità che conoscano decentemente il gioco.

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Certo, anche se di questo club fanno parte top players come i fratelli Gianluca ed Alessandro Speranza (CrAzYMoNeY e LuCkyTHeDoGG tra i loro nickname), non è assolutamente detto che chi usa questo tipo di linguaggio sia un player forte.

Anzi, spesso questa si rivela una scelta di tipo “difensivo”. Facendo così, si manda infatti una sorta di messaggio in codice agli altri skillati, del tipo “Hey, ho scelto questo nick quindi non sono un random, non attaccarmi!“.

In conclusione, chi sceglie questo genere di nomignoli complicati appartiene a due specie: o è uno che gioca bene, o è uno che “vuole fare quello che gioca bene”!!! Con l’ausilio delle altre info (osservazione, dati di Hold’em manager o Poker Tracker etc) a vostra disposizione, non vi sarà difficile capire di quale delle due tipologie si tratti.

La deception
In genere, i nickname composti da nome e anno di nascita sono indicativi di giocatori abbastanza casuali, e non certo perchè chi li sceglie sia meno intelligente, quanto perchè tali nickname sono segnali di una forma mentis più piana, semplice, diretta o – per usare un termine molto in voga anche nel poker – “straightforward“.
Il dato anagrafico è una info generica ma preziosa: se da Andy89 è altamente probabile attendersi buona familiarità con il computer e i software, viceversa è molto più difficile che Giuseppe63 usi Hold’em Manager, e da lui ci aspetteremo un gioco più “old style” con tutto ciò che ne consegue in termini di “exploitabilità”.

A conforto dell’attendibilità di questa considerazione sui nickname “nome/numero” c’è una serie di giocatori forti che in passato hanno scelto nomi volutamente “random” per deception, ovvero per apparire donk, amatori o giocatori casuali ad un occhio poco attento.

Emiliano Conti, arrivato alla notorietà come 'laurarossi90'Un caso storico in Italia è quello del forte Emiliano Conti, che ai primi tempi di Gioco Digitale scelse come nickname laurarossi90 proprio allo scopo di far credere di essere donna (altro elemento considerato dal mondo ipermaschilista dei giocatori come aprioristicamente negativo) e donk. Ma sicuramente l’esempio più celebre al mondo di deception nella scelta del nickname appartiene a Patrik Antonius, che fece i primi sfracelli su Full Tilt Poker con l’anonimo nickname “luigi66369“.

Finisce qui questo primo viaggio semiserio nel mondo dei nickname del poker online italiano. In fondo, cercando di risalire ai perchè di una scelta come quella degli “alias” si prova ad entrare nei percorsi mentali di una persona, che è poi il mezzo migliore possibile per arrivare a vincere i loro soldi al tavolo.
Come avrete intuito non c’è alcuna pretesa psicanalitica in questa panoramica, ma solo un modo simpatico per acquisire qualche informazione utile, tra un sorriso ed un altro.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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