Qualche giocatore se ne è già accorto da un po', altri giurano che se lo aspettavano e che fosse soltanto una questione di tempo: resta il fatto che da qualche tempo, sia su PokerStars che su Full Tilt Poker, a tutti i tavoli da gioco con soldi finti è applicata la rake.
Questa novità è stata introdotta a breve distanza dalla vendita di fiches playmoney su entrambe le piattaforme. In passato questo non era possibile, e c'era chi per racimolare qualche dollaro vendeva fiches playmoney vinte ai tavoli, facendo chip dumping dietro pagamento di piccole somme: denaro che evidentemente ha cominciato a far gola sull'isola di Man.
Le fiches che si possono acquistare su PokerStars.com...

Convertire infatti chi gioca a soldi finti in giocatori depositanti non dev'essere banale, se è vero che - come sottolineava Lee Jones lo scorso febbraio - su PokerStars vengono distribuite circa due milioni di mani ogni ora, ed oltre la metà di queste sono playmoney. Ecco che allora vendere fiches finte diventa un modo per monetizzare dal peso tutt'altro che irrilevante.
In questo modo, non soltanto è possibile guadagnare anche da chi decida eventualmente di giocare soltanto a soldi finti, ma idealmente si rende anche più "graduale" il passaggio fra il giocare a soldi finti ed a soldi veri nel momento in qui questo effettivamente avvenga. In tutto questo, per quale ragione è stata introdotta la rake?
La posizione ufficiale di PokerStars riguarda esclusivamente l'esperienza di gioco: in sostanza, con la rake ai tavoli questa sarebbe più realistica rispetto a quanto accada ai tavoli da gioco con soldi veri. Sebbene questa posizione sia inappuntabile, difficilmente si può credere che sia tutto qua. Infatti, l'introduzione della rake ai tavoli playmoney è avvenuta solo in seguito alla commercializzazione delle fiches sulla piattaforma, e questa ben difficilmente può essere interpretata come una casualità.
...e quelle su Full Tilt Poker: il prezzo è diverso, ma i limiti disponibili sono anche molto più bassi
In generale questa "combo" di novità appare tanto semplice quanto geniale, e per questo probabilmente destinata ad essere imitata anche da altre piattaforme. In fondo, se molti giovanissimi sono disposti a spendere denaro per giocare a dei videogame tramite applicazioni per mobile, perché non dovrebbero essere disposti a fare lo stesso su una poker room online a sua volta disponibile su tablet e smartphone?
Evidentemente la risposta è che lo siano, fatto che in fondo non sorprende e che rischia di valere davvero un bel po' di soldi.