Ancora dalla guida al Pot Limit Omaha realizzata da NOFX_PUNK, concludiamo quest’oggi la trattazione del gioco sul flop con i consigli su come gestire i progetti di scala.
“Nel Pot Limit Omaha, flopperete diversi tipi di straight draw, ma quelli che in realtà vorrete beccare sono i cosiddetti wrap, ossia i progetti di scala “lunghi” resi possibili dal fatto che le vostre quattro hole card si combinano con due carte del board in modo da formare una sequenza di almeno cinque carte a scala. Ecco alcuni esempi per meglio capire di cosa stiamo parlando:
- Avete Q-J-8-x e sul flop arrivato T-9-x (17 outs)
- Avete J-8-7-x e sul flop arrivano T-9-x (17 outs)
- Avete K-Q-J-x e sul flop arrivano T-9-x (13 outs)
- Avete 8-7-6-x e sul flop arrivano T-9-x (13 outs)
- Avete Q-J-8-7 e sul flop arrivano T-9-x (20 outs per un double wrap)
E’ certamente meglio aver più overcard che undercard, perché così potrete chiudere una scala più alta. Negli esempi, la mano n° 1 è più forte della n° 2 e la n° 3 lo è rispetto alla n° 4. Nel caso in cui le mani 1 e 2 finiscano ai resti sul flop, la forza della n°2 scenderà considerevolmente.
Dovrete puntare la maggior parte dei vostri big draw sul flop, e lo farete essenzialmente per due motivi: perché potrete vincere il piatto immediatamente (in semi-bluff) ed anche perché aggiungerete un po’ di deception al vostro gioco. Se agite in questa maniera, i vostri avversari non sapranno se state bettando una made hand o un draw.
Se floppate uno straight draw con 13 outs per il nuts ma senza nessuno possibile progetto a colore, andrete comunque a giocarvi il piatto. Con 13 carte buone avrete approssimativamente il 29% di hittare il nuts al turn e il 50% di farlo fra turn e river. Pertanto, se un oppo punta la size del pot, dovreste callare o rilanciare a seconda della situazione e dell’avversario che avete di fronte.”