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Scienziato contro [Dario]: stili di vita a confronto!

'[Dario]' in azione allo scorso AssoLivePer un professionista è meglio giocare a poker online di giorno o di notte? Quali sono i vantaggi e le controindicazioni di queste scelte, legate sia ai risultati che ai rispettivi stili di vita?

Lo abbiamo chiesto a due giocatori che su AssoPoker si sono fatti le ossa fino a diventare professionisti dediti al cash game, entrambi brillantemente vincenti e quindi ingaggiati da Pokermagia come coach: se “scienziato” è da sempre un notturno convinto, “[Dario]” si è riproposto di adottare una quotidianità più simile a quella di chi svolge professioni "canoniche".

Secondo il giocatore romano, una scelta principalmente legata allo stile di vita: “Non ne potevo più di stare sveglio fino alle sei del mattino, finendo così con l'alzarmi il tardo pomeriggio. Sento il bisogno di mantenere delle buone relazioni con una serie di persone che non sono legate al mondo del poker, e sentivo che quello che stavo facendo rischiava di impedirmelo”.

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[Dario] ha così cambiato registro: sveglia in tarda mattinata, sessione, pausa pranzo, un po' di coaching ed ancora una nuova sessione, per circa cinque ore di grinding in media. L'obiettivo, spegnere il PC prima di cena, in modo poi da essere libero di dedicarsi ad altro: “Voglio uscire, parlare di qualcosa che non siano soltanto mani, risultati di sessioni e così via. Con i ritmi precedenti spesso non si può far altro che frequentare altri giocatori, e quindi inevitabilmente impoverire drammaticamente gli argomenti di conversazione”.

Dario progetta anche di iniziare il dottorato in letteratura e di proseguire i suoi allenamenti di basket, motivazioni ulteriori per questa inversione di rotta. Le ripercussioni sul gioco, al momento, sembrano limitate: “Riesco comunque a far partire sempre sei tavoli dalle 11:00 – lui che gioca il NL400 su Betapoker.it – ed anche se così facendo mi perdo le ore di traffico notturne credo si tratti di un EV che baratto volentieri con una qualità della vita che per le mie esigenze mi appare superiore”.

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'Scienziato' è solito fare le ore piccoleChi lo conosce sa invece che per “scienziato” è tutt'altra storia. Per lui, che alterna NL600 e NL1000 fra la stessa Betapoker.it e GDpoker, la notte è una filosofia, quasi una scelta estetica che potrebbe sembrare stridente rispetto alla sua consueta visione del mondo in chiave razionale: “Nel mio caso più che di una scelta si è trattato di assecondare una tendenza, visto che anche quando facevo una vita lavorativa normale non andavo mai a letto prima delle due o tre di notte. Tra l'altro, credo che un vero giocatore non sia mai del tutto libero di stabilire quanto possano durare le sue sessioni, a volte ci sono situazioni profittevoli che proprio non puoi ignorare, quindi continui a giocare perché senti che quei soldi devono essere tuoi”.

Stefano ammette di non riuscire a immaginare vantaggi oggettivi legati all'essere un giocatore notturno, pensando piuttosto che si tratti di una scelta dettata da un'indole: “Sicuramente ci sono dei limiti nella possibilità di relazionarsi con gli altri, visto che i tuoi momenti di svago coincidono con quelli di lavoro altrui, e viceversa. Anche per questo i giocatori tendono molto a frequentarsi fra loro, perché solo chi fa una vita come la tua può capirla a pieno. Personalmente cerco di non esagerare, svegliandomi non più tardi delle 15:00, altrimenti specie in inverno si va a letto quando è buio e ci si sveglia nuovamente quando non c'è più luce, che è invece importante per un essere diurno come l'uomo”.

E almeno su questo, c'è da giurare che entrambi siano d'accordo.

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