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Strategia sit’n’go: come vincere ai tornei da 1€ (2° parte)

Per la seconda parte della strategia per i sit’n’go da 1 euro, ideata dal noto giocatore americano Lee Nelson, proseguiamo con le indicazioni per l’azione postflop ricordando che l’approccio di base suggerito è quello super tight.

Una volta arrivati al flop, il vostro obiettivo sarà quello di centrare la top pair o un punteggio più alto. Con AK in mano, la speranza sarà che sul board scenda un Asso o un Kappa; nel caso contrario check/foldate a qualsiasi puntata. Con le coppie più alte, il flop ideale sarà invece quello che contiene carte di valore più basso, così da rimanere con una overpair.

Se scende una overcard alla vostra coppia (come un K quando avete QQ) preparatevi a check/foldare, perché anche se la vostra mano potrebbe ancora essere la migliore, tentare di scoprirlo potrebbe costarvi parecchie chips. I giocatori dei sit’n’go da 1 € sono in genere tutti molto loose, e chiameranno con top pair anche con kicker deboli. Attenti quindi a bettare con k k su flop come a 7 3 : qualcuno potrebbe seguire fino al river anche con a 2 . E’ molto meglio puntare solo quando sarete più convinti di avere la best hand; vi farete pagare il punto dagli oppo loose abbastanza spesso da giustificarne l’attesa.

Se al flop avete chiuso la top pair o meglio, piazzate una puntata pari all’entità del piatto se vi checkano prima. In caso di bet precedenti, invece, rilanciate della size del pot. Ricordate che per calcolare la misura del rilancio dovrete già considerare nel piatto l’ammontare necessario per il call. Se qualsiasi puntata e rilancio dovesse risultare almeno pari ad 1/3 del vostro stack rimanente, allora andate direttamente all-in. Se il vostro raise viene 3-bettato, pushate senza indugio.

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Ogni volta che punterete o chiamerete per un terzo delle vostre chips allora potrete considerarvi committed. Ciò significa che avrete investito troppo per foldare in un qualsiasi momento della mano. Di solito andrete ai resti al turn o al river, ma potrete check/callare se credete che questa linea strategia dia i frutti migliori. Non foldate, comunque, a prescindere da quanto scary sia la carta successiva.

Ecco alcuni esempi su quanto detto finora:

  • Avete a k e rilanciate preflop di 150. I giocatori sul bottone e sul Big Blind decidono di chiamare ed il flop  è q 7 2 , per un piatto totale di 465 chips. L’avversario di BB fa check, voi seguite e l’oppo da bottone invece punta: in questa caso foldate e basta. Se invece di puntare l’oppo fa check, e sul turn non scende né un Asso e né un Kappa, continuate ancora in modalità check/fold. Nel caso esca una di queste due carte, puntate quello che c’è nel piatto, e se la size è superiore ad 1/3 delle vostre chips andate direttamente all-in.
  • Avete a k ed il flop è k 8 7 . Il pot è di 200 chips e voi ed un vostro avversario avete uno stack da 1.400. Lui punta 100 (per un piatto totale di 300) e voi dovrete rilanciare di 500, quindi 400 di più e non 300, perché le altre 100 per callare vanno considerate già nel piatto. Tuttavia 500 chips sono più di 1/3 delle vostre rimanenti, pertanto siete pot-committed e dovrete andare all-in.
  • Avete j j ed il flop è k 8 7 . Il pot è ancora di 200 chips e voi ed il vostro avversario avete stack da 1.400. Questa volta siete i primi a parlare: fate quindi check e foldate se l’altro punta.
  • Avete a k ed il flop è k 9 8 . Il piatto è di 330, l’avversario fa check e voi puntate 330. Villain chiama ed il piatto è ora di 990. Con 1.000 chips rimanenti a testa, il turn è un 7 e lui punta 400: in questo caso dovreste foldare, perché lui ha probabilmente seguito con un draw ed è possibile che l’abbia completato. Risparmiate le chips per situazioni migliori. (continua)
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