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Strategia sit’n’go: guida ai Double or Nothing – parte 3

Ancora dalla guida ai sit’n’go Double or Nothing, realizzata dall’utente DQS di TwoPlusTwo, concludiamo con le indicazioni strategiche per l’early stage per poi passare a quelle relative alla parte centrale del torneo.

"- Come giocare AK
AK è una mano piuttosto facile da giocare: se floppiamo top pair top kicker il nostro obiettivo saranno due puntate. Se becchiamo qualcosa come un flush draw con due overcard allora agiremo passivamente limitandoci al check/call senza rischiare più di quel che serve. Raisare in bluff è soltanto spewy a questi livelli, perché se funziona vinciamo un piatto piccolo mentre se veniamo callati ci troveremo di fronte ad una mano che sarà davanti molto spesso. Andiamo sul sicuro: con AK vogliamo vincere un piatto medio-piccolo. Se siamo in posizione e l’altro checka, possiamo anche provare a rubare il pot.

- Come giocare AA
Con la coppia d’assi, se apriamo 3x e veniamo re-raisati allora possiamo tranquillamente 4-bettare. Gli altri raramente bluffano, per cui bisogna dar loro credito per una mano legittima. Ciò naturalmente va tutto a nostro favore, perché molti avversari non sono proprio capaci di foldare QQ e KK. Alcuni ci riescono con AK. Se venite chiamati, giocate fast sia sul flop che sul turn. Se vi ritrovate contro un tight che re-raisa all-in su un pot decisamente dry, chiamate sempre. Personalmente foldo AA soltanto se sul turn ci sono quattro carte a colore o a scala.

Strategia per il middle stage (livelli di bui 25/50, 50/100)
A questi livelli dobbiamo provare ad accumulare chips giocando tight e sfruttando occasionalmente la nostra posizione. Ciò significa che aspetteremo ancora che ci vengano distribuite mani premium ma il gioco per set-mining perderà di valore. Tutte le mani con cui avremmo limpato ai livelli 10/20 e 15/30 sono adesso da foldare. Da late position continuiamo a rilanciare con tutte le coppie. Con JJ+ lo faremo invece da tutte le posizioni.

Vediamo comunque qualche dettaglio in più su come agire nelle differenti posizioni al tavolo. In questa fase le carte sono meno importanti mentre la posizione comincia a diventare fondamentale  Senza correre troppi rischi, l’obiettivo rimane ancora quello di conservare lo stack di partenza e di eventualmente incrementarlo.

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- Early e middle position
Al livello 25/50 non limpiamo più. Da early position rilanciamo soltanto con le mani migliori includendo nel range anche i pocket jacks. Preferite un open-raise di 2,5 BB (quindi di 125). Ai micro stakes vedrete gente che inizierà a pushare pre-flop già da questo livello. Voi evitate di farlo, il gioco non vale la candela. Secondo la mia esperienza spesso avranno AK/AQ oppure coppie inferiori a QQ: chiamate quindi con QQ, KK e AA.

- Late position
Qui è dove comincia il divertimento. Abbiamo dato un'immagine al tavolo di supertight e gli altri avversari se ne sono certamente accorti. Adesso diventa il momento di provare a stealare qualche chips. Se avete Holdem Manager, nel vostro HUD dovrebbere esserci le statistiche relative al “small blind fold to steal” e al “big blind fold to steal”. Le sfrutteremo per rubare chips ai giocatori più tight.

Non possiamo aspettare all’infinito che ci arrivino carte buone, quindi dovremo agire negli spot giusti per rubare. Personalmente mi piace raisare in steal dall’hi-jack e dal cutoff. Provate a farlo con mani che contengono blockers per il range di re-push dai bui. Mani come Ax, QK e Kx sono molto buone per questo scopo, ma sono ok anche quelle che possono floppare bene come JQ e T9 suited. Non esagerate, però: fatelo soltanto negli spot adeguati.

Se avete scoperto che alla vostra sinistra avete 3 regular nitty, potete aprire piuttosto wide (diciamo il top 30%). Non guardate troppo le vostre carte ma piuttosto sincronizzatevi con le dinamiche del tavolo e le tendenze degli altri avversari. A questo stage non c’è praticamente differenza tra il ricevere 88 oppure 73: blufferete con entrambe le mani e folderete ugualmente di fronte ad un re-raise. Ricordatevi di tenere in buona forma il vostro “steal stack”.

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