Marco Pava e suo padre Massimo sono due sport trader il cui entusiasmo è contagioso su Facebook dove gestiscono su gruppo, il Club del Trader sportivo. La loro passione per il betting exchange è tangibile. Ma sono stato colpito dai loro interventi per la professionalità e l'invito alla prudenza. Difficile leggere messaggi fuorvianti sul loro gruppo, solo sano realismo.
Marco è anche il primo figlio d'arte che conosco nel betting, almeno nell'exchange. Se nel poker si contano decine di casi, pensiamo ad esempio a Luca Pagano e suo padre Claudio, o Doyle e Todd Brunson, nel mondo delle scommesse è inusuale. Marco ci racconta il rapporto speciale e molto franco con i genitori ma anche del suo approccio problematico al mondo del trading.
Per chi è alle prime armi è senza dubbio molto utile poter conoscere la sua esperienza, tutt'altro che semplice agli esordi. Questo per farvi capire che è necessario un approccio responsabile a qualsiasi tipo di gioco, anche sotto forma di trading e quindi di controllo delle perdite. Marco in questa intervista ci ha messo anima e cuore.

Ciao Marco, da quanto fai sport trading? So che ti sei trasferito all'estero per operare nei mercati del betting excahnge. La cosa è molto seria.
Faccio trading sportivo da quando ho finito le scuole superiori, è stato un percorso molto difficile. Nonostante avessi entrambi i genitori trader, mia mamma nel campo finanziario e mio papà sportivo e finanziario (lui fa prevalentemente i cavalli) non ascoltavo nessuno ed agivo da scommettitore. Dopo aver bruciato i primi 2 conti in meno di 2 settimane nessuno mi rimproverò.
Quando hai deciso di intraprendere questa strada? Essendo figlio d'arte la scelta può sembrare abbastanza scontata...
Tornando a casa da palestra trovai sul tavolo una busta, al suo interno c’era il mio fondo universitario, parecchi soldi messi da parte dai miei genitori. Allegato c’era un biglietto che diceva: ” Non ci importa come li userai, prendi una decisione ed impegnati.” Al che capii che la decisione di non far l’università era reale, mi presi qualche giorno, nel mentre i dubbi salirono ("Sei sicuro di voler far questo invece dell’università? Sarò all’altezza di replicare i profitti dei miei? Posso farcela o è tutta una fregatura?) Decisi di mettermi seriamente, ma nonostante ciò non ero pronto, misi il 50% di quel fondo su Betfair e ne persi buona parte con un solo match sbagliato, parliamo di una somma veramente alta.
Da lì, dopo tante testate contro il muro e momenti di delusione, tutto mi sembrava una grandissima fregatura.
Nonostante vedessi i risultati dei miei genitori, mi ero proprio impresso nella mente che fosse solo una "truffa" il Betting Exchange. Hai presente quando pensi che tutto è contro di te e qualunque cosa fai è sbagliata?
Come sei uscito da questa situazione psicologa difficile?
Quando mio padre mi vedeva in quella situazione mi fissava un po’ ridendo e diceva: ”Se uno ha il risultato, tutti possono fare risultato”. La mia è una famiglia di rugbysti, il mio bisnonno, mio nonno, mio padre, mio fratello, i miei zii hanno giocato a rugby. Anche mia mamma ha giocato a rugby e dire che abbiamo la testa dura è poco. Si pianta la faccia nel fango mille volte ma ti rialzi sempre sorridente.
Ho imparato la lezione ed ho iniziato a lavorare da trader e non da scommettitore come facevo prima. Non guadagno milioni, ma abbastanza da mantenermi e da potermi dedicare a ciò che mi interessa soprattutto avendo tempo libero. Insomma, se mi va di andare in palestra ci vado, se voglio farmi un giro lo faccio, se voglio dormire un po’ di più dormo e posso giocare a rugby allenandomi 5 volte la settimana. Per questo motivo sono in Italia durante il periodo invernale ma sono residente in Inghilterra dove credo di trasferirmi quando mi troverò una squadra là.
Qual è il tuo approccio e metodo in questo lavoro?
Faccio un’attenta analisi prematch ma entro solamente durante la partita live. Per entrare a mercato devono combaciare 3 cose:
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- Analisi live che rispetta quella prematch, quota di valore e mercato nella mia direzione. In questo modo massimizzo i profitti, ovviamente ci sono anche le perdite (e tante), ma ho una buona gestione del Money management e dello stake per limitarne il rischio.
- Seguo uno, massimo due, match alla volta.
- Mi sono specializzato su alcune squadre/tennisti. Chi mi segue sa che definisco Fognini un assegno circolare. Faccio anche scalping ma solo sulle squadre e tennisti su cui sono specializzato. Inoltre facciamo a livello di team alcune operatività più avanzate delle quali parleremo più avanti.
Hai creato una pagina Facebook con tuo padre per condividere le tue conoscenze con tutti. Cosa ti ha spinto a fare questo passo?
Si, il Club del trader sportivo dove si può entrare con la password. Non ci interessa la quantità ma la qualità degli utenti su cui lavorare e con cui collaborare poi per assaltare la ricchezza. Lo scopo del gruppo è di fare una buona formazione su un mondo sconosciuto alla maggior parte delle persone. Molti conoscono solo betting e trading sportivo, ma c’è molto di più dietro.
Partendo dal trading sportivo vorremo specializzare a 360 gradi un primo numero ristretto di persone con cui poi collaborare, diciamo che non è un posto adatto per chi preferisce andare al centro commerciale la domenica ma lo è per chi vuole approcciarsi a questo mondo in modo professionale ed è aperto al lavoro di squadra.
Quali sono i mercati a te più congeniali?
Seguo prevalentemente il tennis, dove opero solo nel mercato esito finale. Nel calcio utilizzo maggiormente Esito finale/Under/Over. Prediligo mercati a due sensi come Under/Over mentre reputo un po’ più complicato esito finale perché ha 3 sensi (1X2) e risulta con molte strategie difficile da coprire, quando il match va male perché il gol della sfavorita porta a perdite elevate in %. Comunque si può operare in diversi mercati, fondamentale abbiano una buona liquidità/spread e che tu conosca come si evolveranno nelle varie fasi del match in ogni situazione.
Quali sono le strategie ed i metodi migliori che consiglieresti agli aspiranti trader che stanno iniziando con il Betting exchange?
Ci sono diverse strategie profittevoli, il problema è il trader. Consiglio di focalizzarsi molto su imparare tutte le regole di questo mestiere e di non focalizzarsi solo su strategia ed analisi.
A proposito, quale è stata la prima cosa che hai capito in questo mondo dello sport trading?
La prima cosa che ho dovuto imparare è che il 90% è testa e 10% è tecnica. Per imprimermi meglio questa cosa in testa mi ripeto 90 volte testa quando vado a dormire e 90 volte quando mi sveglio.
Molte delle tecniche che utilizzo nel trading sportivo, ti sembrerà una c...., mi sono servite per progredire nel rugby specie se parliamo di disciplina.
Accennaci alcune tecniche a te care.
Tecniche buone sono puntare Under 2,5 prematch, bancare pareggio live o bancare a quote basse con un ottimo rischio rendimento.
Per arrivare a trasformare questo sogno in un qualcosa di serio bisogna fare?
Per raggiungere la libertà con questo mestiere bisogna sacrificare un po’ di vacanze, sabati e domeniche con la morosa/amici per un futuro migliore. Quando ho iniziato, uscivo sempre il sabato con gli amici e approcciavo il trading in modo sbagliato perché pensavo ad uscire invece che al match o arrivavo pochi minuti prima dell inizio della partita, pretendendo di farci sopra un trade. Se sono amici capiranno, se la morosa/moglie ci tiene capirà, se vuoi costruirti un profitto vero devi farti il culo. Se vuoi fare due chiacchiere puoi entrare nel Club, non aspettarti formule magiche, segnali o scommesse!
- Marco ed il padre Massimo scrivono (e condividono le loro esperienze) anche sul sito di trading finanziario (e non solo) "Amica Borsa".
NOTA BENE! Come ha ricordato Marco, l'approccio al betting exchange deve essere molto disciplinato. Scommettete e tradate sempre con responsabilità con un piano prudenziale di money management, rischiando solo cifre simboliche per le vostre tasche!