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Scommesse: il pro Vegas Dave fa multiaccount nei casinò e viene bannato per 3 anni da Las Vegas, confiscati $550.000

Il noto scommettitore professionista high roller David Oancea, famoso in Nevada e nel mondo come  "Vegas Dave", è stato bannato per 3 anni dai casinò di Las Vegas. Abbiamo raccontato spesso delle sue scommesse milionarie sugli sport professionisti americani. Nei suoi account Twitter e Instagram ha spesso condiviso e sfoggiato vincite importanti.

Ha dovuto rispondere in sede giudiziale di ben 19 accuse penali: i procuratori che hanno sostenuto l'accusa hanno puntato il dito contro di lui, reo di aver utilizzato i numeri di previdenza sociale di altre persone per aprire conti in diversi casinò tra il 2015 e il 2016.

La stampa statunitense ipotizza che questo multi-account fosse finalizzato ad evadere il fisco statunitense (le vincite nello stato del Nevada non sono tassate ma i residenti devono versare una percentuale all'erario federale). In realtà, molto probabilmente, essendo un giocatore high roller vincente, le scommesse di "Vegas Dave" non erano accettate da tutti i bookmakers del Nevada. Per questo motivo si presentava sotto falsa identità o scommetteva per telefono usando quegli account.

Si parla, in ogni caso, di transazioni di denaro per circa 1,2 milioni di dollari che sarebbero state occultate al Governo federale.

Il 42enne bettor ha ammesso di non aver rispettato le normali procedure per le registrazioni degli account. Un reato che poteva comportare fino a 5 anni di condanna.

Lunedì un giudice federale lo ha condannato a 3 anni di libertà vigilata, più è stato costretto a prestare 150 ore del suo tempo alla comunità e dovrà sottoporsi ad una terapia per i giocatori d'azzardo problematici.

Con questa sentenza sarà inoltre bannato da Las Vegas per un triennio, così non potrà entrare in nessun casinò.

 

Non potrà quindi più farsi vedere a Las Vegas per tre anni. Oancea ha anche firmato un accordo con il Governo che prevede la confisca di beni per $ 550.000, secondo il Las Vegas Review-Journal.

Nonostante le restrizioni ed il patteggiamento che gli è costato più di mezzo milione di dollari, il noto gambler di Las Vegas ha cantato vittoria sui social:

"Negli ultimi tre anni, ho affrontato la più grande scommessa della mia vita che è stata l'incriminazione del governo federale con 19 capi e con una potenziale condanna di oltre 40 anni di carcere federale".

"Ma per quello che sono - un giocatore d'azzardo - ho scommesso su me stesso e ho deciso in quel momento di difendere i miei diritti costituzionali e di difendere la mia libertà e innocenza".

In un altro Tweet afferma: "Alla fine di tutto... solo Dio può giudicarmi...".

 

Oancea ha anche twittato una foto di lui ed il suo team legale fuori dal tribunale dopo che il giudice lo ha condannato, sostenendo di essere "uscito con zero condanne criminali e da un uomo libero". Tra tutti i suoi account sui social media, Oancea ha quasi un milione di follower.

Il team legale di Oancea era composto dagli avvocati David Chesnoff (lo storico legale di Phil Ivey) e Richard Schonfeld, che hanno anche rappresentato clienti come Leonardo Di Caprio, Britney Spears, Mike Tyson, Martha Stewart e Shaquille O'Neal. Sono gli stessi avvocati che ha difeso Paul Phua (su consiglio di Phil Ivey), oltre a diversi altri professionisti del poker.

Oancea ha fatto parlare di sè - la prima volta - nel mondo del gioco d'azzardo nel 2015, quando ha vinto $ 2,5 milioni scommettendo sui Kansas City Royals che avrebbero vinto le World Series con quota 30 a 1 (31 volte la posta). Le sue interviste ed opinioni sono state trasmesse da ESPN, Fox Sports e Showtime proprio per i suoi colpacci nel betting sportivo che rimane uno skill game, seppure con tutti i pericoli che ne derivano.

Oancea ha poi fatto il tipster high roller. Dopo aver lasciato il tribunale, poche ore dopo, nonostante le restrizioni imposte dalla sentenza, Vegas Dave ha condiviso i suoi consigli sul betting sui suoi social media.

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Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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