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Morfeo è diventato grande: ecco il suo libro "Betting competente"

Gli assopokeristi della prima ora lo ricorderanno senz'altro, perché negli anni ruggenti del poker online italiano “morfeo1988” era una sorta di presenza fissa in pressoché ogni discussione del forum.

Sarò sincero: se al tempo qualcuno mi avesse detto che “quel” Morfeo un giorno avrebbe scritto un libro, avrei chiesto un drug test per il mio interlocutore. Però è assolutamente così e anzi sono molto felice di presentarlo al pubblico che in un certo senso è per lui “di casa”.

Antonello "Morfeo" Di Filippo presenta il suo libro "Betting competente"

Il libro si intitola “Betting Competente” ed è una sorta di summa di consigli buoni sia per chi è completamente a digiuno di nozioni sul betting, sia per chi la materia la mastica già. 170 pagine di dati, tabelle, glossari e molto altro che andiamo a farci spiegare direttamente dall'autore: Antonello Di Filippo aka Morfeo.

La battuta sul fatto che tu hai scritto un libro l'ho fatta nell'introduzione, quindi te la risparmio nella prima domanda. Piuttosto, come ti è venuta l'idea?

L'idea mi è venuta una volta, entrando nell'ennesima agenzia. Osservavo la gente e mi prendeva male vedendo la costante ripetizione degli stessi errori. Da lì ho pensato di dare un mio contributo ed è venuta l'idea di fare una sorta di “manuale della patente” applicato al betting.

Così, mentre scrivevo la tesi in Economia & Finanza, parallelamente prendeva forma anche il mio libro. Ovviamente non sono e non sarò mai scrittore di professione, infatti la parte più difficile del libro è stata innanzitutto capire come si scrive un libro. Poi passo dopo passo è venuto fuori e, alla fine, posso dire che rispetta i canoni formali di un libro.

Altra parte difficile era la distribuzione, visto anche la situazione difficile dell'editoria in Italia. Ho avuto qualche colloquio ma le condizioni che proponevano non erano minimamente accettabili, così ho concluso che la soluzione migliore era pubblicarmelo in proprio.

Ok, ora cerchiamo di spiegare a chi ci legge chi è Antonello Morfeo Di Filippo. Chi sei? Giochi in prima persona? Sei un tipster o cosa?

Gioco sì, diciamo che in generale faccio tra i 12mila e i 20mila prono all'anno. Ovviamente gioco solo singole. Il mio campo di applicazione è principalmente quello degli USA Sports come la NFL e il Baseball MLB, ma mi ritengo anche un top esperto nella Premier League inglese di calcio. E no, non sono un tipster ma un forecaster.

Spieghiamo la differenza a chi ci legge?

Io dico sempre che per molti versi il tipster potrebbe farlo chiunque, nel senso che alcuni sono anche un po' degli illusionisti. Io non punto tanto sul profit, quanto sulla win rate. Mi spiego meglio: uno scommettitore professionista può sbagliarne 99 e azzeccarne una da un miliardo ed è contento, io no. Io punto sulla percentuale di prono corretti e, in aggiunta a ciò, il mio indicatore di riferimento non è il ROI, ma lo Yield.

Alcuni pro bettor sostengono che con la win rate non ci paghi i conti al ristorante ed è sicuramente vero. Ma se si mantiene uno Yield del 4-6% il risultato è davvero ottimo, averlo attorno al 9% rende dei professionisti assoluti, mentre se si raggiungono percentuali superiori al 12% si parla di Élite.

E allora perché io dovrei seguire te e non un professional betting player?

Sono differenze anche culturali, se vogliamo. In questo senso mi ritengo una specie di purista del settore. Ad esempio un pro fa quasi sempre uso di coperture, mentre io non mi sono mai coperto in vita mia. E te ne dico una eclatante...

Vai...

Un anno prima dei mondiali 2010, appena uscite le quote avevo preso l'Olanda a 55. Poi è arrivata in finale e ha perso, ma io non mi coprii perché, allora come oggi, credo che fare le coperture equivalga a regalare soldi ai book.

Vabbè, torniamo al libro. Cosa ci troveremo all'interno?

Dati, tabelle, modelli econometrici che ho costruito io sugli sport USA, basati su statistiche elaborate. Ad esempio il modello della MLB è centrato sul ruolo del lanciatore, e mette in evidenza i punti concessi da x contro determinati avversari prendendo in considerazione tutte le variabili possibili, compreso lo stadio, eventuale oppo mancino eccetera.

Sull'Hockey NHL ho un modello che tiene in considerazione road trip, penalità, percentuale di salvataggi del portiere, assenze etc. Da questo punto di vista la base di ogni ragionamento è il mio mantra che “il betting non ha memoria”. Prendiamo ad esempio il calcio: siamo abituati a considerare le statistiche della squadra X in casa, ma la verità è che anche la stessa partita giocata più volte non sarà mai alle stesse identiche condizioni. Penso alle eventuali assenze, oscillazioni di forma dei giocatori ma anche il meteo e l'umidità del giorno.

A chi è rivolto il tuo libro?

A tutti, nel senso che è strutturato in maniera progressiva. Ci sono alcuni fondamenti base per chi è proprio agli inizi, ma poi man mano che si va avanti si arrivano a trattare argomenti avanzati. Per esempio io credo che nessuno, in Italia, abbia mai scritto di CLV e BTL%. Il tutto senza mai tralasciare concetti fondamentali come l'importanza del giocare in bankroll, il non giocare multiple eccetera. Poi c’è un capitolo intero sulla psicologia, e quello che ritengo forse il più importante, oltre che il più corposo: il tema del Tracking, ovvero il tracciamento dei propri dati. Il tutto sempre con un linguaggio che cerca di arrivare a tutti, non solo ai lettori più esperti.

Per chi fosse interessato, il libro di Antonello "Morfeo" Di Filippo è disponibile su Amazon a questo link.

Bonus track: la composta esultanza di Morfeo per Max Verstappen, appena diventato campione del mondo

 

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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