La Serie A non è un campionato come tutti gli altri. Lo sta capendo velocemente Artem Dovbyk, arrivato alla Roma da capocannoniere de La Liga ma ancora a secco dopo le prime tre giornate.
Il club giallorosso, tuttavia, dovrà attendere ancora per godersi il primo gol del bomber ucraino. Il motivo? Un infortunio patito nel match contro la Juventus che costringe Dovbyk a lasciare il ritiro della propria nazionale per fare ritorno a Roma.
Come spesso capita, le aspettative possono essere tradite. I tifosi della Roma speravano in un Dovbyk impattante sin da subito in Serie A, ma la realtà appare diversa. Le difficoltà tattiche riscontrate nelle prime tre partite, giocate tutte da titolare, il bomber ucraino è adesso costretto a stare ai box.
In questo Articolo:
Infortunio Dovbyk: il comunicato dell’Ucraina
"L'attaccante Artem Dovbyk non potrà giocare con la Nazionale ucraina nelle partite di Nations League contro l'Albania (7 settembre) e la Repubblica Ceca (10 settembre). L'infortunio, che l'attaccante si è procurato mentre giocava con la Roma, non gli ha permesso di lavorare pienamente con il gruppo.
Un ulteriore esame a Praga ha confermato che ci vorrà più tempo per recuperare completamente dall'infortunio. Pertanto, è stato deciso che Dovbyk tornerà nella sede del club, dove continuerà a lavorare sotto la supervisione dei medici locali".
Due cose emergono principalmente dal comunicato pubblicato dall’Ucraina. La prima riguarda la matrice dell’infortunio, la seconda sono i tempi di recupero. La pausa nazionali viene additata con costanza per la crescente mole di problemi fisici che causa ai calciatori, poi inutilizzabili dai rispettivi club di provenienza.
In questo caso, l’Ucraina ci tiene ad evidenziare come l’infortunio patito da Dovbyk provenga dal match giocato con la Roma, contro la Juventus. Non potendo lavorare col gruppo, l’attaccante ha effettuato ulteriori esami a Praga che hanno riscontrato tempi di recupero più lunghi rispetto ai dieci giorni rimasti prima della fine della sosta.
Infortunio Dovbyk: quando rientra e quante partite salta
Al momento non sono ancora completamente definiti i tempi di recupero di Artem Dovbyk. Stando al comunicato dall’Ucraina l’infortunio muscolare all’adduttore non sembra grave, ma è probabile l’assenza del centravanti al rientro dalla sosta, quando la Roma sfiderà il Genoa.
Dovbyk sta facendo ritorno a Roma, dove effettuerà ulteriori accertamenti che definiranno il quadro del recupero e la data del ritorno in campo. Al momento, oltre ai due match di Nations League con l’Ucraina, il bomber dovrebbe saltare solamente la sfida col Genoa, in programma alle ore 12:30 di domenica 15 settembre.
Prima del match contro l’Udinese ci sarebbero altri sette giorni, utili per ristabilirsi pienamente e ritrovare la giusta forma fisica. Nel caso, invece, i tempi di recupero dovessero dilatarsi, allora Dovbyk potrebbe saltare anche la sfida coi friulani e rientrare più agevolmente il 26 settembre, all'esordio stagionale in Europa League contro l’Athletic Bilbao.
Shomurodov sale, Dovbyk scende
36 partite giocate, 24 gol e 8 assist. Questo è il rendimento ne La Liga di Artem Dovbyk col Girona nella scorsa stagione. Questi numeri, uniti all’inserimento del centravanti ucraino nella lista dei 30 candidati al Pallone d’Oro 2024, fanno stridere gli zero centri nelle prime tre giornate di Serie A.
Il neo attaccante della Roma gioisce da una parte per il traguardo raggiunto e certificato da L’Equipe, ma dall’altra storce il naso per un inserimento a rilento in Serie A. Dovbyk non può essere quello visto nei primi 270’ di campionato italiano, ma deve dimostrare nella Capitale di meritare di essere annoverato tra i 30 migliori calciatori del Mondo.
L’infortunio complica i piani di gloria di Artem Dovbyk, ma potrebbe regalare alla Roma l’ascesa di un calciatore che, nella seconda metà di agosto, è passato da esubero a riserva funzionale al gioco di De Rossi grazie alle splendide prestazioni offerte.
Se dunque da una parte Dovbyk scende, dall’altra c’è Shomurodov che sale. Nelle prime tre giornate di Serie A l’uzbeko ha saputo sopperire alla sterilità offensiva dell’ucraino e, adesso, ha la grande occasione di guidare l’attacco della Roma senza pressioni né concorrenza. Tocca a lui inserirsi nel tabellino in assenza dell’ex Girona.
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