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Leicester affare o sconfitta per i bookies? Perdite nette ufficiali record per Coral, Skybet, Betfred e Ladbrokes. Le cause del disastro

La favola del Leicester è realtà! Tutti i tifosi di calcio aspettavano questo giorno ed anche pochissimi fortunati scommettitori che ancora attendevano l'esito finale, possono ora brindare.

Ad inizio stagione, come noto, diversi allibratori offrivano la vittoria della squadra di Ranieri (candidata a lottare per non retrocedere) 5.000 a 1. Una quota folle se pensiamo che la stessa viene proposta oggi su Elvis Presley ancora in vita.

La perdita complessiva (calcolando tutte le società) sul Leicester è stata di 25 milioni di sterline per gli allibratori di sua Maestà, una cifra ingente ma non si conosce il bilancio complessivo netto sul mercato antepost, ovvero quanti soldi sono stati incassati grazie alle sconfitte delle favorite. Ma dei dati sorprendenti iniziano a filtrare e le società comunicano perdite nette record.

Il marketing è già in moto da mesi e l'industria del betting sta presentando questo evento come il più grosso affare per gli scommettitori. I dubbi potrebbero essere più che legittimi, in genere quando vince una squadra underdog è sempre festa per gli allibratori.

Ad ascoltare le versioni ufficiali delle singole società, si comprende che il banco questa volta è andato sotto di brutto.

Tutto è stato sbagliato ed alcuni manager hanno dichiarato: "le quote non saranno mai più proposte come prima". Il Leicester rappresenta una svolta storica per il settore delle scommesse? Si.

Il fatto che lascia a bocca aperta è che i bookmakers con il Leicester avevano un'occasione d'oro, avrebbero potuto guadagnare molto bene sul mercato antepost ma hanno trasgredito ogni logica e regola di corretta gestione.

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L'andamento delle quote del Leicester per il bookmaker William Hill

Pochi manager si sono voluti esporre e rendere noti i numeri complessivi. Molto hanno parlato solo dei flussi in uscita ma non di quelli in entrata. Questa volta però le puntate sull'underdog (Leicester) è stato un disastro per le compagnie.

Il perché è facile da capire: il problema non sono state solo le puntate estive, ma quelle accettate durante tutta la stagione sul team di Ranieri, quando il banco era già molto esposto.

Simone Clare, PR Director di Coral (società che si è appena fusa con Ladbrokes) ha affermato: "gli allibratori si credevano troppo intelligenti, hanno pensato che non sarebbe mai potuto accadere".

In questo caso la teoria sugli Underdog non vale.

"Se un giocatore di golf vince un major 500 a 1, si tratta di un risultato brillante per il banco, perché quasi mai nessuno scommetterà su di lui. Il problema è che sul Leicester le persone hanno scommesso durante tutta la stagione. In ottobre stavamo ancora offrendo quote 2.000 a 1".

Coral è riuscita a incassare 500.000 sterline nel mercato antepost della Premier, ma sul Leicester erano esposti per 2,2 milioni, di fatto hanno rimediato - secondo i dati forniti dal bookmaker - una perdita netta di 1,7 milioni.

Il manager di Coral ha dichiarato al Financial Times: "questo fatto cambierà il nostro modo di offrire odds. I bookies non proporranno mai più quote così alte, 5.000 a 1 sarà un sogno".

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Skybet ha fatto sapere che perderà molto più denaro rispetto a quanto vinto dagli scommettitori. "Dobbiamo - afferma il portavoce Dale Tempest - affrontare una perdita netta pari a 4,7 milioni di sterline con 1,1 milioni già pagati".

"Non c'è mai stato un cash out del genere e non ci sarà mai più in futuro" ha tagliato corto Clare di Coral.

"Se il Chelsea avesse vinto la Premier, avremmo perso circa 200.000 sterline, mentre in caso di vittoria dello United, dell'Arsenal e del Liverppol per noi le cose sarebbero state molto positive" ha commentato Mark Pearson di Betfred che ha pagato 1,1 milioni.

Alcuni bookmakers sono noti per coprire il loro rischio, piazzando gioco sui concorrenti o su Betfair (la banca delle scommesse), al fine di ridurre il rischio. Ma in molti non l'hanno fatto questa volta.

"Abbiamo deciso di coprirci sul Leicester 33 a 1 nel mese di dicembre e questo ha ridotto un pò le nostre perdite. Ci ha convinto il nostro direttore commerciale ma è solo la punta dell'iceberg, purtroppo il danno era stato fatto" ma è stato insufficiente ha affermato il manager di Coral.

In poche parole la gestione del rischio ha lasciato molto a desiderare e qualcuno potrebbe pagare.

Skybet ha affermato che non ha effettuato nessuna copertura, mentre Mark Pearson di Betfred ha dichiarato: "il nostro boss non ce l'avrebbe mai permesso. Abbiamo preso un bel cazzotto sul mento".

Il betting britannico è stato messo in ginocchio da un centinaio di scommettitori. Suona tutto come una beffa e deve fare riflettere sulla gestione del rischio di queste società di scommesse.

Ad esempio, Ladbrokes ha pagato solo 47 puntate sul Leicester e a settembre ha abbassato la quota 1.500 a 1, ma non è servito, i prezzi erano ancora troppo alti. Il bookmaker britannico con maggior numero di betting shops nel Regno Unito ha perso per la singola scommessa 6,6 milioni.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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