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Scommesse, Dropping Odds: down la fiducia sull'Italia contro la Turchia, giallo Brasile ma le quote...

E' tempo di Nazionali e noi di Assopoker non andiamo in vacanza e continuiamo a monitorare i mercati grazie anche alla collaborazione del nostro betting advisor Mendieta. Ecco il nostro speciale sulle Dropping Odds ed i movimenti delle quote.

La scorsa settimana avevamo analizzato il possibile Under 2.5 della finale di Champions (finita 1-0 per il Chelsea) con dei chiari segnali che arrivavano dai bookmakers internazionali.

Euro 2020 (o 2021 come preferite...) e la Copa America tengono banco ma con un caso spinoso che è esploso nelle ultime ore con la Nazionale favorita, il Brasile. Ma procediamo con ordine.

 

Italia: i mercati delle scommesse prevedono un esordio molto duro, le dropping odds

La splendida Italia di Mancini ha convinto anche ieri battendo in amichevole per 4-0 la Repubblica Ceca. Per l'esordio contro la Turchia per i mercati sono molto freddi verso capitan Chiellini e compagni. Perché? Lo abbiamo chiesto al nostro consulente Mendieta che, sui suoi canali (TotalScommesse lo trovate qui su Telegram con le sue analisi) e la sua scuola (BetschoolPRO) monitora e analizza tuti gli spostamenti sui bookmakers asiatici e mondiali (sono le piattaforme dove gira più liquidità e quindi i movimenti hanno un significato differente rispetto ai book commerciali).

Dropping odds, speciale: come si stanno muovendo le quote sull'Italia all'esordio?

Mendieta: "L'Italia è sempre la grande favorita del match d'esordio sia ben chiaro. Lo è un pò meno rispetto alle quote d'apertura (intorno a 1.40). Ora la quota è a 1.55. Per il Mancio c'è il 64,5% di possiblità di portare a casa i 3 punti. Quindi il vantaggio è sempre enorme ma si sta riducendo.

La quota sul pareggio sta scendendo.

  • Quota pareggio (X)
    Quota apertura 4.07
    Quota attuale 3.50
    Drop 18%

Il drop è ancora abbastanza contenuto. In genere il campanello d'allarme scatta quando supera il 20%. Siamo però al limite, è un match da monitorare in questa settimana di passione.

Perché c'è meno fiducia nella squadra azzurra?

Vedremo dalle quote antepost (prossima settimana con lo speciale su Euro 2020) che in realtà c'è fiducia sugli azzurri, ma contro la Turchia non sarà una passeggiata. A mio parere per due ragioni.

La prima è che nella partita d'esordio, la squadra di casa soffre sempre di una pressione psicologica non banale. E l'Italia è una squadra giovane. Tranne che in difesa, non ha molta esperienza di competizioni internazionali.

La seconda, più tecnica, deriva dal fatto che la Turchia non è una squadra materasso. Nelle qualificazioni mondiali a marzo ha battuto 4-2 l'Olanda e 3-0 la Norvegia di Halland in trasferta. E' una squadra un pò pazzerella: ha poi pareggiato 3-3 in casa contro la Lettonia, nonostante il doppio vantaggio (2-0 e poi 3-1).

Team imprevedibile quello turco. Gli azzurri sono favoriti ma  la quota prematch è troppo bassa, per questa ragione i mercati stanno alzando le odds sugli azzurri.

Nel mercato antepost l'Italia però gode di un discreto credito. L'analisi la faremo alla vigilia degli europei per analizzare quote, grafici e volumi di gioco".

Brasile: i giocatori "europei" verso l'ammutinamento

Passiamo da Euro 2020 alla Copa America con un caso spinoso all'orizzonte che riguarda il Brasile, la grande favorita del torneo.

La manifestazione si sarebbe dovuta disputare in Colombia e Argentina.

La Colombia ha rinunciato perché è sull'orlo della guerra civile, a seguito della riforma fiscale del Governo che sta colpendo le classi meno agiate.

L'Argentina è devastata dal Covid19 con i casi in aumento. Il paese sudamericano ha dovuto abdicare. La federazione sudamericana sembrava decisa ad assegnare l'organizzazione agli Stati Uniti, ed invece, su pressione anche del presidente verdeoro Bolsonaro, alla fine si giocherà in Brasile.

Copa America in Brasile: la rivolta dei giocatori verdeoro

Peccato che stiamo parlando del secondo paese più colpito dal virus dopo gli USA (che però stanno risolvendo l'emergenza sanitaria con i vaccini). Il Brasile invece sta ancora soffrendo ed i numeri sulle positività sono inquietanti.

I primi a non voler giocare sono proprio i giocatori brasiliani che stanno in Europa. Sia per una questione di rispetto che di rischio contagio. Il fatto che brasiliani non siano stati consultati prima, sta provocando una sorta di ammutinamento all'interno della squadra.

Sono forti momenti di tensione. In Brasile non si escludono, nelle prossime ore, anche le dimissioni del ct Tite.

I brasiliani stanno cercando di convincere i colleghi delle altre Nazionali di non scendere in campo e annullare l'evento.

Il rischio principale è che alla fine il Brasile si ritrovi a giocare solo con i talenti locali. La nazionale potrebbe perdere le sue stelle nella difesa del titolo davanti al pubblico di casa (se si giocherà a porte aperte).

I mercati mondiali del betting cosa prevedono?

Mendieta: "per i bookmakers e gli scommettitori dovrebbe essere solo un bluff quello di Neymar (tra l'altro grande appassionato di poker) e compagni. Le quote in Asia continuano a calare, non c'è altra spiegazione. Nessuno crede che alla fine il Brasile giocherà con la squadra B.

Per il match d'esordio contro il Venezuela, previsto per il 13 giugno, le quote sulla vittoria dei verdeoro è droppata oltre il 30%.

  • 13 Giugno
    Brasile - Venezuela 1
  • Quota apertura 1.28
  • Quota attuale 1.18
    Drop 34%

Nelle quote antepost su Betfair international Exchange, il Brasile è favorito a 2.78. La quota è molto nervosa, con forti oscillazioni, era scesa a 1.75 per poi risalire. E' presto però per fare un'analisi perché i volumi sono bassi (sono quasi tutti concentrati sugli Europei).

Il grafico della quota Antepost del Brasile

L'Argentina è staccata a 3.30. Colombia (8.6) e Uruguay (9.00) seguono a ruota. Poche speranze per il Cile a 18.

Attenzione alla potenziale sorpresa della manifestazione che è l'Ecuador a 34 (è una generazione che promette molto bene)".

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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