Lo scandalo match fixing delle scommesse legate al tennis si allarga, in particolare nei tornei ITF Futures e ATP Challenger (competizioni da prendere sempre con le molle per gli scommettitori) dove le inchieste si moltiplicano. In Spagna, poche ore fa, la Guardia Civil ha arrestato 15 persone legate ad una gang criminale armena che operava nel mondo del betting del tennis e che aveva come sede operativa Valencia.
I criminali armeni avevano accumulato circa 2 milioni di profitti illeciti in meno di due anni di attività, truccando con estrema facilità gli incontri. La domanda che sorge spontanea è la seguente: ma APT e gli altri organizzatori vigilano o fanno finta di nulla?
Lo scandalo si ingrandisce di ora in ora: la polizia iberica ha ammesso che sono indagate ben 83 persone, tra queste ben 28 giocatori impegnati nei tornei ITF Futures e ATP Challenger, per lo più a fine carriera. Una truffa di massa nei confronti dei bookmakers e degli scommettitori onesti.
L’Europol ha svelato che sono stati truccati i risultati di almeno nove tornei ITF Futures e ATP Challenger da febbraio 2017. Come vi abbiamo sempre detto, in questi circuiti è difficile per i tennisti coprire e sostenere le spese, per questa ragione spesso i match sono giudicati a rischio. E' bene, per chi scommette, tenere presente queste considerazioni.
La maggior parte degli scommettitori professionisti nel tennis punta solo su Grande Slam, Master 1000 e pochi altri tornei dove i montepremi e le motivazioni fanno la differenza.
E' emerso dall'indagine che l'organizzazione pagava fino a 1.000 euro per truccare un singolo game di una partita. 5.000 per un intero incontro.
Come è nata l'inchiesta? La Tennis Integrity Unit aveva notato delle anomalie nei tornei minori nel 2017. Sia BBC e che BuzzFeed News avevano a investigato e scovato movimenti molti sospetti nelle scommesse fino dal 2016.
A lanciare l'allarme a dicembre anche un report dall’Independent Review Panel che ha denunciato che non vi fosse alcun live streaming o live score presente nei tornei minori. In questo modo i criminali hanno vita facile.
Tra gli arrestati figura Marc Fornell-Mestres, 36 anni, numero 167 ATP nel 2007 e numero 1.007 alla fine del 2018. E' stato sospeso dalla Tennis Integrity Unit. Mestres era - secondo la ricostruzione degli inquirenti - l'anello di congiunzione tra l'organizzazione criminale ed i tennisti complici.
Coinvolto anche un anonimo giocatore che ha partecipato alla scorsa edizione degli US Open (ma non è ancora stata rivelata la propria identità).
L'Europol ha effettuato fino ad ora 11 perquisizioni negli alloggi dei criminali ed hanno sequestrato 167.000 euro in cash, una pistola, 50 device elettronici e documenti vari più 5 fuoriserie. Sono stati anche congelati 42 conti bancari.
In un comunicato l'Europol ha svelato il modus operandi della rete criminale: "I sospettati hanno corrotto tennisti professionisti per garantirsi determinati risultati e usato le identità di migliaia di persone per scommettere su match il cui risultato era già stato fissato. Un gruppo di criminali armeni hanno sfruttato alcuni tennisti professionisti che hanno agito da tramite tra la gang e il resto della banda".
Altro particolare inquietante svelato dalla Guardia Civil: "una volta corrotti i giocatori, la banda armena si presentava ai tornei per assicurarsi che i giocatori andassero fino in fondo a quanto concordato. Quindici persone sono state arrestate, tra cui i leader dell’organizzazione criminale ma stiamo investigando su altre 68".
In un articolo dell' El Confidencial, compaiono anche i nomi di altri regular di Challenger e ITF coinvolti nello scandalo: Jordi Marsé, Marcos Giraldi (ex 463 ATP) e Marcos Torralbo.
Ma oltre alla Spagna c'è un altro filone d'inchiesta all'attenzione delle autorità che riguarda alcuni tennisti francesi reg dei Challenge. Sarà questo il prossimo scandalo? Scommettete con la massima prudenza.