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Kenny Hallaert, da elettricista ai November Nine: “So di non essere tra i migliori”

Dopo Pierre Neuville lo scorso anno, anche al Main Event WSOP 2016 ci sarà un giocatore belga tra i finalisti. Parliamo di Kenny Hallaert, 34enne che ha coronato il sogno di ogni poker player qualificandosi al tavolo finale del torneo più importante del mondo, oltretutto con il quarto stack sui nove rimanenti. Rispetto alla maggior parte dei november niner che abbiamo incontrato nelle scorse annate, Hallaert ha una storia molto particolare. A partire dal fatto che non è un professionista ma al tempo non è neanche un giocatore amatoriale.

“Per me il poker è un hobby anche oggi”, ha dichiarato a Pokerlistings.com. “Ho studiato come elettricista e ho lavorato per anni in una fabbrica a sette chilometri da casa mia. Nel gennaio 2008 mi sono licenziato perché i casino di Namur e Spa mi hanno offerto un lavoro nelle loro poker room”.

La professione di Kenny Hallaert è infatti quella del tournament director, nonostante abbia vinto 2.3 milioni di dollari nel poker live e abbia anche messo in bacheca un Sunday Warm-Up di Pokerstars.com per 107.000$ di premio. Con questi numeri molti giocatori non si farebbero problemi a definirsi professionisti del poker e magari anche a lasciare il lavoro per giocare full-time. Ma Kenny è una persona con i piedi ben piantati per terra, anche dopo aver centrato il tavolo finale del Main Event WSOP.

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Non ho mai pensato di essere il miglior giocatore di poker al mondo. So di non essere tra i nove giocatori più forti del Main Event di quest’anno. Quello che so è che impegnandomi al 100% e sfruttando un po’ di fortuna, posso fare bene nel poker”.

Grande umiltà per il belga, ma è innegabile che in caso di vittoria lo scenario potrebbe cambiare nettamente. “Deciderò dopo che sarà tutto finito”, ha voluto precisare. “Il risultato finale avrà un impatto sulla mia decisione di giocare più o meno a poker. Vincere 8 milioni di dollari può cambiare un pochino la tua carriera…”.

Nonostante i 34 anni e i primi passi online, Kenny Hallaert sembra appartenere in tutto e per tutto alla vecchia scuola del poker. Lo dimostra soprattutto il desiderio di diventare campione del mondo per l’onore che rappresenterebbe: “I soldi sono importanti ovviamente, ma nessuna somma di denaro può comprare il titolo di campione del mondo. Certo, se potessi firmare ora per la seconda posizione lo farei! Ma qualsiasi sarà il risultato lo accetterò di buon grado. Non sarei nemmeno deluso di finire 9°, a meno di commettere un grosso errore”.

A proposito di errori, Kenny racconta di aver avuto problemi a restare lucido nelle fasi finali del Main Event. “Ho commesso due errori in sette giorni. Alla fine del Day 5 ho rilanciato troppo alto perché ho sbagliato a scegliere le chips, ma ho comunque vinto il piatto. Alla fine del Day 6 volevo rilanciare sul flop ma non mi ero accorto che qualcuno lo aveva già fatto. Queste due mani mi sarebbero potute costare moltissimo ma le ho vinte entrambe”.

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La stanchezza ha caratterizzato la sua corsa verso i November Nine, al punto che dopo aver raggiunto il prestigioso traguardo non ha nemmeno festeggiato: “Ero troppo stremato e il giorno dopo dovevo essere al Rio a mezzogiorno per le interviste e una riunione con gli altri finalisti. Ho semplicemente bevuto una birra al Rio e poi sono andato a dormire“.

Concentrandosi sul grande appuntamento che lo aspetta a novembre, Hallaert spiega di non essersi ancora messo al lavoro: “Andrò in vacanza per quattro giorni ora. Lo avevo pianificato prima delle WSOP. Poi, probabilmente, sentirò Pierre Neuville e Jorryt Van Hoof. Hanno entrambi esperienza da November Nine e penso che avranno buoni consigli per me. Valuterò anche se e che tipo di coaching pagare. Alcuni giocatori possono decisamente aiutarmi”.

Infine, Kenny parla degli avversari che teme maggiormente e del suo “segreto” per avere successo nel poker: “Josephy è il favorito. Ha un sacco di chips ed è un grande giocatore. Gordon Vayo è un altro dei favoriti, penso, ma tutti sono in grado di giocare un buon poker. Un consiglio ai giovani giocatori? Abbiate sempre pazienza e gestite nel migliore dei modi il bankroll. E soprattutto studiate tanto quanto giocate“.

Con questa ricetta, un po’ di fortuna e tanta umiltà, Kenny Hallaert ha conquistato un posto al tavolo finale del Main Event WSOP 2016.

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