È il sogno di tutti gli appassionati di poker che si presentano al Rio Casino per le WSOP: vincere il braccialetto e tornare a casa milionari. Un sogno diventato realtà per il giocatore canadese Pablo Mariz, che pochi minuti fa è riuscito a trionfare nel Millionaire Maker, evento delle World Series che, come dice il nome, rende milionario il vincitore. Ecco cosa è successo in questo torneo e nell’evento #24 vinto da Shane Buchwald.
WSOP 2017, event #20: $1.500 Millionaire Maker
Quest’anno nel Millionaire Maker sono stati versati 7.761 buy-in da $1.500, per un super montepremi finale di 10.4 milioni di dollari. Dopo tre giorni di scoppi, double-up e migliaia di eliminazioni, ieri sera il Day 4 partiva con 14 concorrenti ancora in corsa. Davanti a tutti c’erano Ralph Perry e Daniel Chan, leader del torneo rispettivamente con 7.7 milioni e 7.5 milioni.
Le ambizioni milionarie dei due si sono però infrante a un passo dal final table. Perry si è giocato tutto al river sul board 8-8-6-7-A con A-4, ma ha trovato di fronte a sé la coppia di 6 di Mariz. Un push discutibile quello dello statunitense, che in questo modo ha perso un monster pot ed è uscito in 12° posizione. Subito dopo la stessa sorte è toccata a Chan: da corto ha pushato preflop con A-8 ma si è visto superare dal Q-Js di Dejuante Alexander.
Chipleader a inizio giornata, i due si sono dovuti accontentare di un premio di $86.375.
Percorso completamente inverso per Pablo Mariz, che iniziava il Day 4 con 2 milioni di chips e la 12° posizione su 14 left. Il canadese ha trovato il double-up alla prima mano (10-10 > 9-9) e alla seconda mano ha eliminato Brian Altman quando ha chiamato il push con A-A e si è trovato contro 6-5 sul flop J-7-4. Nessun out per la scala è comparso tra turn e river, pertanto Mariz si è ritrovato, nel giro di pochi minuti, con uno stack di 5 milioni.
Da quel momento è diventato semplicemente ingiocabile per tutti gli avversari. Ne ha eliminati due prima del final table, a cui si è presentato da chipleader con 16 milioni (il secondo ne aveva 9). Al tavolo finale ha eliminato Hector Martin (9°), Yuriy Boyko (6°) e Bryce Yockey (5°), finché a 4 left si è acceso lo statunitense Alexander Farahi, il quale, mandando a casa l’irlandese Marc MacDonnel, si è preso la chiplead del torneo.
Il suo primato è durato poco, perché lo short Dejuante Alexander ha trovato prima un paio di double-up e poi ha eliminato proprio Farahi in terza posizione (A-9 vs A-2 preflop). In questo modo, Alexander si è presentato in heads-up con 33 milioni contro i 25 milioni di Mariz.
Quest’ultimo ha trovato subito il double-up grazie a un all-in preflop che ha visto Alexander mostrare 3-3 e Mariz A-A. Nessuna sorpresa sul board, i due hanno ripreso a giocare con il canadese a 48.5 milioni e lo statunitense short a 9.8 milioni.
La differenza nel payout, a questo punto, era davvero notevole: 1.2 milioni al primo, $754.499 al secondo. Alexander ha fatto di tutto per restare in gioco e ha anche trovato un double-up che lo ha riportato in testa. Non è però riuscito ad amministrare la posizione di vantaggio (anche a causa della struttura ormai collassata) e ha subito la seconda rimonta di Mariz.
Alla 161° mano del Day 4 si è concluso il torneo. Dejuante Alexander è andato all-in per 14 milioni con A-3 ed è stato chiamato da Pablo Mariz con Q-J. Alexander ha mantenuto il vantaggio fino al river, quando è scesa una Donna che lo ha condannato alla seconda posizione.
Dopo quattro giorni a dir poco intensi, Pablo Mariz ha vinto il suo primo braccialetto WSOP e ha intascato un premio di $1.221.407. Dopo il successo ha dichiarato: “Vengo qui ogni anno, grindo eventi piccoli sperando di centrare il risultato grosso. Finalmente ci sono riuscito!”
Il payout:
- Pablo Mariz Canada $1,221,407
- Dejuante Alexander United States $754,499
- Alexander Farahi United States $561,530
- Marc MacDonnell Ireland $420,805
- Bryce Yockey United States $317,544
- Yuriy Boyko Ireland $241,303
- Jonathan Gray United States $184,663
- Thiago Grigoletti Brazil $142,323
- Hector Martin United States $110,476
WSOP 2017, event #24: $1.500 Limit Hold’em
Nel corso della nottata si è concluso anche l’evento di Limit Hold’em da $1.500 di buy-in, che ha attirato 616 giocatori e ha mandato in archivio un prize pool di $831.600.
Erano tanti i big ai nastri di partenza, due su tutti Michael Mizrachi e Daniel Negreanu, ma nessuno di loro è riuscito a raggiungere il final table. Chi ci è andato più vicino è Berry Greenstein, che iniziava la giornata con un ottimo stack, di poco inferiore a quello della chipleader Nancy Nguyen.
Per il Robin Hood del poker, però, non c’è stata gloria. Dopo un saliscendi nel chipcount, il 3-volte campione WSOP si è arreso con una coppia di 10 che ha trovato sulla sua strada la doppia coppia di Ray Pulford con J-8. Greenstein è stato eliminato in 11° posizione per $9.085. Curiosamente, Pulford è stato eliminato poco dopo come uomo-bolla del final table.
Nancy Nguyen iniziava il Day 3 da chipleader, e si è presentata anche al final table con lo stack più grande. Ciononostante, non è riuscita ad andare oltre la quinta posizione, che le è valsa un premio di $37.850. Ad eliminarla è stato Sandy Tayi, che è poi riuscito a raggiungere l’heads-up finale con Shane Buchwald.
Buchwald partiva in netto vantaggio: 3.960.000 contro 760.000. Ci sono volute meno di dieci mani per chiudere la questione nel testa a testa: rimasto con 100.000 chips, Tayi si è giocato tutto con J-5 ed è stato estromesso da un A-5s.
Per Buchwald si tratta del primo braccialetto WSOP in carriera.
Il payout:
- Shane Buchwald $177,985
- Venkata “Sandy” Tayi $109,968
- Ray Henson $75,780
- Shane Fumerton $53,102
- Nancy Nguyen $37,850
- Hod Berman $27,449
- Kevin Lizak $20,261
- Mark Bassaly $15,225
- Tung Tran $11,652