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Il 2015 da incubo di Phil Ivey: top loser online, solo due ITM dal vivo

Non era mai successo di vedere Phil Ivey in testa alla classifica dei giocatori più perdenti dell'anno negli High Stakes Online. Abbiamo già visto più volte che il suo declino non è iniziato nel 2015, ma nell'immediato post Black Friday: da quando ha dovuto dire addio alla sponsorizzazione di Full Tilt Poker nel 2012, Ivey ha sempre perso, rimediando un clamoroso passivo di 8.8 milioni di dollari.

Questo buco nel suo bankroll si è generato nel corso degli ultimi tre anni su Pokerstars.com e sulla poker room di cui era testimonial. Sulla room della picca rossa gioca dietro al nickname "RaiseOnce", con il quale ha accumulato perdite per 2.48 milioni di dollari in 200.469 mani. Messa in altri termini, ha perso in media circa 12$ per mano giocata. Numeri ancora più tremendi per quanto riguarda "Polarizing", l'account con il quale ha giocato dopo l'addio a Full Tilt Poker e allo storico nickname "Phil Ivey". In questo caso le perdite ammontano a ben 6.31 milioni di dollari, un passivo enorme maturato nel corso di 217.170 mani (ha perso in media 29.08$ per mano).

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Questi dati sono sicuramente già molto significativi, ma proclamare Phil Ivey il top loser dell'anno è qualcosa a cui nessuno avrebbe mai pensato di assistere. Complice anche la totale assenza di Gus Hansen, il 10-volte campione WSOP non ha trovato rivali nella classifica dei più perdenti. Sulla sua ex poker room è partito malissimo ed è stato costretto a chiudere a -1.25 milioni di dollari quando i tavoli Nosebleed sono stati rimossi dalla lobby. A quel punto ha concentrato i suoi sforzi su Pokerstars.com, dove la tendenza non si è invertita: quando ha ripreso a giocare su questa piattaforma era sostanzialmente in breakeven, mentre ad oggi è sotto di 2.48 milioni di dollari.

Ivey non è mai riuscito a vincere nel 2015, guadagnandosi più volte il poco ambito titolo di top loser della settimana e/o del mese. Con il passivo da quasi due milioni e mezzo di dollari, il suo nickname "RaiseOnce" è anche il più perdente del 2015. Anche se manca circa una settimana alla fine dell'anno, questo primato è praticamente certo, sia perché Phil non si è più fatto vedere ai tavoli, sia perché alle sue spalle con -1.36 milioni c'è "Isildur1" su Full Tilt (dove non sono più disponibili gli High Stakes) e successivamente l'altro suo nickname "Polarizing". A meno che Jean-Robert "Jacquiline" Bellande porti il suo passivo su Pokerstars.com da -1.1 milioni a -2.5 milioni, non c'è verso che Phil Ivey scampi all'umiliazione di essere il nickname più perdente del 2015.

Phil Ivey impegnato a giocare online dal Messico
Phil Ivey impegnato a giocare online dal Messico

Anche nel poker dal vivo c'è stata una importante prima volta per Phil Ivey: senza considerare il 2011, anno del Black Friday nel quale scelse di non giocare le WSOP, non era mai successo che ottenesse soltanto due piazzamenti a premio nei tornei live. Si tratta di due ITM che comunque gli hanno permesso di incassare tantissimi soldi, entrambi centrati all'Aussie Millions: un 23° posto nel Main Event per 31.605$ e soprattutto un primo posto nel Super High Roller da 250.000$ di buy-in per 1.7 milioni di dollari. Si tratta quindi di vincite lorde importanti, che devono però essere ridimensionate considerando anche tutti gli eventi che ha giocato nel corso dell'anno e da cui è stato eliminato a mani vuote, uno su tutti il costoso One Drop da 111.111$ delle WSOP.

A tutto questo aggiungiamo anche che nella Shark Cage di Pokerstars è arrivato a un passo dal primo premio da un milione di dollari, concludendo in seconda posizione dietro a Daniel Negreanu. Vincere quel torneo ad inviti sarebbe stato fondamentale per recuperare quasi un quarto delle perdite rimediate online.

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In ogni caso, non sono tanto i freddi numeri a far paura ma il fatto che per tutto l'anno Phil è apparso in balia degli avversari ai tavoli online. Che si trattasse di Mixed Games, Deuce-to-seven, PLO o NLH, la superiorità degli altri reg nei suoi confronti è stata schiacciante, al punto che in tanti hanno iniziato a chiedersi perché continui a giocare online.

La risposta più accreditata l'ha data Ben "Ben86" Tollerene nel podcast di Joe Ingram: Ivey ormai vede il cash game high stakes online come una sorta di palestra dove allenarsi imparando da giocatori più forti di lui. Un allenamento finalizzato, ovviamente, al miglioramento dei suoi risultati ai tavoli nosebleed di Macao, dove si dice sia perennemente impegnato in partite da capogiro. Proprio per questo motivo è difficile fare un bilancio veritiero nel suo caso: quello che per noi osservatori sembra un 2015 estremamente negativo, potrebbe in realtà essere una delle migliori annate della sua carriera grazie ai milioni vinti in Asia.

Tutti i dati sono stati presi da Highstakesdb.com

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