[imagebanner gruppo=pokerstars] Da tempo ormai ci si chiede chi si nasconda dietro al nickname di "EireAbu", giocatore di cash game high stakes in passato associato (erroneamente) a Jorryt van Hoof: la sua identità rimane ad oggi un mistero, e forse adesso è un po' più chiaro perché.
Su TwoPlusTwo infatti, il celebre forum statunitense di poker, c'è una discussione dove mensilmente vengono riportate molte delle mani giocate ai tavoli di cash game high stakes, e in tempi recenti sempre più spesso i protagonisti di quelle mani intervengono in prima persona. Naturalmente il loro intento non è affatto quello di parlare di strategia, ma in ogni caso di tanto in tanto non mancano gli spunti interessanti, come in questo caso.
Il nome di "EireAbu" è tornato alla ribalta perché - dopo un lungo periodo di inattività su PokerStars - è ricomparso ai tavoli heads-up di PL10.000, dove è riuscito a vincere negli ultimi giorni qualcosa come 357.000 dollari. Proprio quel livello è sempre stato il suo "habitat" naturale, ma non è stato questo aspetto quello più interessante.
Alcuni utenti hanno infatti ricordato la sua invidiabile cavalcata, quando nel 2012 guadagnò oltre due milioni di dollari, salvo poi sostanzialmente sparire salvo fugaci ed anonime apparizioni, almeno fino ad oggi. Il problema, è che a quanto pare quel giocatore che fece faville un paio di anni fa non è affatto lo stesso che si cela dietro lo stesso nickname oggi, o almeno: questa è la tesi di cui si mostrano convinti alcuni regualr del livello.
Ne è convinto ad esempio Kyle "krmont22" Montgomery, giocatore che siede abitualmente ai tavoli di Pot Limit Omaha high stakes e che scrive, senza lasciare troppo spazio alle interpretazioni: "Senza alcun dubbio ci sono stati molti giocatori che hanno utilizzato l'account di EireAbu, nel corso degli anni".
Dello stesso avviso anche "MastaAces", che rispondendo ad un utente che elogiava il percorso compiuto dal recente passato da "EireAbu" sottolinea convinto: "La persona che sta giocando adesso non è la stessa di cui stai parlando". E se questo non significa avere prove concrete al riguardo, è altrettanto vero che su temi del genere i regular raramente sbagliano, a maggior ragione a questi livelli.
Il primo motivo è che, trattandosi di limiti giocati da un ristretto numero di persone che direttamente o indirettamente si conoscono tutte, nessuna identità segreta dietro ad un nickname rimane tale troppo a lungo. Il secondo, è che in particolar modo a ridosso del Black Friday questo fenomeno "ai piani alti" era piuttosto diffuso, tanto che più di un regular si era spesso lamentato di non saper bene contro chi stesse giocando.
Da allora le cose sono indubbiamente cambiate, ma il "mistero" su chi si nasconda dietro "EireAbu" rimane, almeno per quanto riguarda noi comuni mortali...