A 6 anni di distanza dal Black Friday, finalmente i giocatori defraudati dei loro bankroll per il crack di Absolute Poker rivedono la luce. Il Dipartimento di Giustizia finalmente ha dato il via alle operazione per il rimborso dei clienti statunitensi di una delle quattro rooms "americane" con più action nel periodo d'oro del poker mondiale.
I procuratori federali hanno nominato la società Garden City Group (GCG) a gestire e monitorare il processo di rimborso dei giocatori americani di Absolute. Si parla di una cifra vicino ai 60 milioni di dollari. Certo, sono passati tanti anni ma, almeno in parte, molti players potranno ritornare in possesso di rolls milionari.
C'è un velato ottimismo sull'operazione considerando che Garden City Group (GCG) è riuscito a gestire il rimborso dei players statunitensi di Full Tilt. Un'operazione complessiva da 118 milioni di dollari.
La mente va naturalmente al 15 aprile 2011 (6 anni fa) quando la comunità internazionale del poker fu scossa dallo tsunami giudiziario del Black Friday con PokerStars, Full Tilt, UBPoker e Absolute Poker accusate di aver offerto ai clienti statunitensi servizi finanziari legati al poker online, violando la legge federale UIGEA.
Queste accuse hanno messo in ginocchio Absolute Poker e UBPoker che sono, di fatto, fallite.
Nel 2012, PokerStars si accordò con il DOJ per rimborsare i giocatori di Full Tilt e nel 2013 è stato il turno di Absolute Poker (insieme alla consorella UBPOker.com) che ha raggiunto un deal con i procuratori per tutelare i fondi dei players, mettendo in liquidazione quel che era rimasto del patrimonio attivo.
E' importante notare che il processo di rimborso di Full Tilt è iniziato meno di due anni dal Black Friday: GCG ha ricevuto 53.220 domande di rimborso e 44.320 giocatori sono riusciti a rientrare in possesso del loro denaro.
Per Absolute Poker invece ci sono voluti più di 5 anni per iniziare le pratiche.
Lo scorso mese, come vi abbiamo detto, Scott Tom, co-fondatore di Absolute, è tornato negli Stati Uniti, si è costituito davanti al tribunale di New York, in relazione alle accuse penali presentate a suo carico. Tom si è dichiarato non colpevole ed è stato rimesso in libertà, a seguito del versamento di mezzo milione di dollari come cauzione, in attesa del processo.