Il Consiglio di Stato ha respinto un ricorso di un club di Montecatini ed ha confermato quanto già espresso in una precedente sentenza a gennaio: è vietato giocare a Texas Hold’em live nei circoli di poker sportivo sprovvisti di autorizzazione da parte di AAMS.
Oramai si può parlare di un orientamento consolidato del supremo organo di giustizia amministrativa, in base al quale “l'esercizio e la raccolta di tornei di poker sportivo non a distanza è riservata ai concessionari".
Pertanto, è stato respinto il ricorso presentato dal circolo di Montecatini, posto sotto sequestro nel dicembre del 2010. Il club si era rivolto al Tar della Toscana che aveva ribadito, a febbraio, quanto sottolineato anche da altri tribunali amministrativi regionali (Lazio, Veneto e Piemonte): non è possibile organizzare tornei senza la necessaria autorizzazione prevista dall’articolo 24 della legge 88 del 2009 che riserva il rilascio delle concessioni solo ad AAMS e non prevede altre strade alternative.
Il club di Montecatini ha impugnato la sentenza dei giudici fiorentini ma il Consiglio di Stato ha ribadito quanto già espresso dal Tar. Alla luce della giurisprudenza, è evidente che sotto il profilo del diritto amministrativo, organizzare tornei nei circoli senza licenza, non è una condotta lecita. Ed ora bisognerà capire cosa succederà in Puglia: la sezione di Lecce si uniformerà ai precedenti autorevoli del supremo organo di giustizia amministrativa?
Sotto il profilo penale invece i giudici hanno sposato un orientamento più favorevole ai giocatori. I tribunali amministrativi (ad eccezione della seconda sezione di Lecce) invece sembrano non aver dubbi. Rimane il problema di fondo: la Legge Comunitaria non ha ancora completato l' iter previsto dopo quasi tre anni e per la promulgazione del regolamento siamo ancora in alto mare, considerando che il Consiglio di Stato ha bocciato l’ultima bozza del decreto attuativo. In questo modo, i circoli non hanno ancora possibilità di acquisire una concessione, creando una palese paralisi del settore.