Gli italiani giocheranno 1 miliardo di euro nel 2012 in 500 poker rooms live targate AAMS. Sono le previsioni dei tecnici del Ministero dell’Economia nella relazione allegata alla Manovra Finanziaria. E’ evidente come il Governo abbia cambiato rotta sul poker live: vede ora nel settore una risorsa preziosa sia sotto il profilo fiscale che occupazionale.
A quasi due anni dalla famosa circolare firmata dal Ministro Maroni che predicava la chiusura totale dei circoli, il collega Giulio Tremonti ha voluto dare una svolta e cancellare il concetto legato al ‘no-profit’ introdotto dalla ‘Legge Comunitaria’ nel 2009 e mai attuato. Ci aveva già provato nell’autunno del 2010, inserendo nuovi parametri nel decreto ‘Mille Proroghe’ ma non aveva trovato il consenso necessario in seno al Consiglio dei Ministri.
La nuova Manovra Finanziaria prevede l’assegnazione di 1.000 concessioni per le future rooms live, con base d’asta a partire da 100.000€. Il bando è previsto entro il 30 di novembre 2011.
In base alle stime dei tecnici del Governo, nel 2012 saranno attive già 500 sale. La previsione sembra risultare molto ottimistica, considerando i tempi tecnici particolarmente stretti. Facendo due rapidi conti, solo con l’assegnazione di 500 licenze (calcolando il valore dei diritti al minimo) l’Erario incasserà già in partenza 50 milioni.
Tenendo conto però delle passate esperienze (vedi Bando Bersani per le scommesse sportive), difficilmente la rete sarà attiva prima di sei mesi, se non addirittura un anno. In tutti i casi gli esperti del Ministero prevedono l’apertura di almeno le metà delle card rooms nel primo anno, con una raccolta pari ad un miliardo di euro. Considerando la tassazione al 3% sulla raccolta, l’Erario incasserà 30 milioni più i 50 per l’assegnazione dei diritti entro dicembre 2012. Si evince dalla relazione tecnica che accompagna la Manovra Finanziaria in vista del complesso iter parlamentare.
Se le stime degli analisti del Ministero si riveleranno giuste, in media ogni poker rooms live dovrà fatturare 2 milioni di euro l’anno e se la matematica non è un opinione, ogni punto raccoglierà più di 166.600€ al mese, 5.479€ al giorno pari a 182 buy-in da 30€. Analizzando queste cifre, è logico che il prossimo regolamento attuativo elaborato da AAMS, abbatterà il concetto di buy-in di 'modico valore' contemplato dalla “Legge per gli adeguamenti degli obblighi comunitari” approvata nel luglio del 2009.
L’inizio dei lavori nella Commissione Bilancio del Senato è previsto per la giornata di martedì. Il Governo confida di emanare la Legge entro la prima settimana di agosto. Dal settore giochi, Tremonti ha previsto un incasso di altri 2 miliardi nell’arco dei prossimi 4 anni, oltre al gettito ordinario già garantito dall'intero comparto.
Rimangono però ancora molte perplessità sull’apertura di 1.000 punti: se da una parte è un dato positivo per gli investitori (il bando non dovrebbe comportare successivi esborsi oltre ai 100.000€ previsti) nella fase iniziale, dall’altra il rischio è quello di polverizzare l’offerta, creando sul territorio un’eccessiva concorrenza come è accaduto per la rete “Bersani” sulle scommesse sportive, con numerose chiusure anticipate di agenzie e corner.
Il Governo ha cambiato rotta ed è una buona notizia per il settore del live ma rimangono ancora diverse incognite che solo il regolamento potrà in parte chiarire. Al mercato l’ardua sentenza.
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