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Cash game online: "jungleman12" raggiunge Galfond a Vancouver

daniel-catesC’era una volta Daniel “jungleman12” Cates, il golden boy del cash game High Stakes statunitense, capace di guadagnare dal novembre del 2009 fino al 15 aprile di quest’anno, la bellezza di oltre 7 milioni di dollari su Full Tilt Poker. L’ex ragazzo del McDonald che ha fatto fortuna con il poker online, è scomparso con l’esplosione del black-friday.

Dopo mesi di disorientamento, Daniel ha deciso di tornare ad essere uno dei protagonisti degli High Stakes: nel 2010 è risultato il player più vincente, chiudendo l’anno in attivo di 5,5 milioni di dollari.

Così ha annunciato su Twitter: “domani mi trasferirò a Vancouver, è arrivato il tempo di giocare di nuovo online”. Poche ore prima Phil Galfond aveva comunicato di essersi trasferito nella città canadese per gli stessi motivi. Come noto, i players statunitensi non possono più grindare su internet: le rooms accusate dal Dipartimento di Giustizia non accettano gioco dagli States e la normativa per i players è ambigua, soprattutto per le transazioni che riguardano grosse somme di denaro che rischiano di essere confiscate.

Daniel Cates dovrà lasciare gli USA e dire addio (almeno per il momento) al suo celebre nick “jungleman12” che lo ha reso famoso su Full Tilt Poker. Dal Canada potrà sfidare i rivali di sempre: Viktor “Isildur1” Blom, Phil Galfond, Ben "Sauce123" Sulsky e Rui "PepperoniF" Cao sulla piattaforma di PokerStars, dove è conosciuto come "w00ki3z.".

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Il suo bilancio del 2011 lo vede in attivo sulla red room di 1,9 milioni di dollari mentre su Stars registra una perdita contenuta di 146.204$ ma avrà ancora diversi mesi per riscattarsi.

daniel-catesIn questi mesi il Canada diventerà la nuova patria dei grinders statunitensi. Poche settimane fa, Daniel Negreanu, residente a Las Vegas, ha deciso di tornare nella sua Toronto: l’ambasciatore di PokerStars  non poteva permettersi di rimanere ‘scollegato’ per lungo tempo.

Negli Stati Uniti sono rimasti ‘disoccupati’ circa 50.000 professionisti dell’online. Un dato attendibile se si pensa che dopo il 15 aprile, sulla rete internazionale (.com) le presenze erano diminuite del 22%, più di un quinto del network globale. Solo in queste ultime settimane estive i dati sono tornati in crescita (traffico +8%) ma l'industria dell'e-gaming ha avvertito la forte scossa di terremoto provocata dal Dipartimento di Giustizia a stelle e strisce che ha affondato il primo mercato mondiale.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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