Jeff Ifrah, uno degli avvocati di Full Tilt Poker, è atterrato ieri sera al Charles De Gaulle di Parigi. Nella capitale francese è in programma tra poche ore un incontro con i vertici del Gruppo Partouche (ma vi è anche una novità dell'ultima ora con un'offerta di Laurent Tapie), proprietario di più di 50 casinò. E l’ultima mossa disperata del noto legale, l’unico ancora che riesce a dispensare ottimismo sul salvataggio della room.
Però è giusto fare una doverosa precisione: la situazione pare grave se non addirittura compromessa ma il legale di fiducia dell’amministratore delegato Ray Bitar è sbarcato in Francia confermando le indiscrezioni di Assopoker pubblicate in anteprima 24 ore fa.
Ifrah ha raccontato che rappresentanti del gruppo transalpino si sono recati anche nella sede di Dublino il 24 agosto, ma il fatto che lascia perplessi è che l’avvocato ha sondato il terreno anche con un’altra catena di hotel casinò francese ma con forti interessi anche in Svizzera.
Ifrah confida di chiudere l’accordo in terra francese per poi volare a New York con i nuovi investitori per siglare un patto di non belligeranza con il Dipartimento di Giustizia. E’ troppo tardi? La sensazione è che l’Alderney Gambling Control Commission (AGCC) attenderà al massimo 48 ore prima di revocare la licenza di gioco. Ecco cosa ha affermato Ifrah in queste ore:
1) esiste una lettera d’intenti a trattare tra i due gruppi;
2) i fondi a disposizione del potenziale acquirente sono stati presi in esame sia dalla poker room che dal Dipartimento di Giustizia USA;
3) i termini dell’accordo prevedono il rimborso a tutti i giocatori del mondo;
4) il Dipartimento di Giustizia è a conoscenza di questo deal ed ha ricevuto una copia della lettera d’intenti;
5) gli investitori confidano di raggiungere un’intesa transattiva con i procuratori americani per la multa che pende sulla testa degli azionisti di Tilt pari ad un miliardo di dollari;
6) l’AGCC è informata sullo stato delle trattative ed ha ricevuto informazioni anche dai nuovi potenziali acquirenti francesi.
C’è inoltre un’altra novità importante: i responsabili del sito d’inchiesta Subject Poker hanno confermato di aver preso visione della lettera d’intenti tra Full Tilt Poker ed il gruppo francese ma non solo: confermano anche l’esistenza di un documento che include i programmi che il Gruppo Partouche ha presentato all’AGCC.
L’ostacolo maggiore nella trattativa riguarda l’accordo transattivo tra i nuovi investitori e la Procura di New York che ha dichiarato – anche in questi giorni con un tempismo sospetto – guerra in campo aperto a Full Tilt Poker. I francesi riusciranno a placare la furia dei procuratori? E’ una corsa contro il tempo ma tutto sembra piuttosto difficile. L’Alderney Gambling Control Commission nelle prossime ore dovrebbe pubblicare le proprie decisioni.
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