Quello che in molti temevano è infine accaduto: l'AGCC (Alderney Gambling Commission Control) ha definitivamente revocato le licenze di gioco a Full Tilt Poker, con un comunicato stampa diffuso pochi minuti fa.
Tale azione fa così seguito alla sospensione occorsa a fine giugno scorso, quando la commissione competente decise di concedere alla società una proroga inizialmente fissata per il 26 luglio e poi prorogata di ulteriori 54 giorni, al fine di permettere a Full Tilt Poker di ripianare la situazione debitoria verso i giocatori, magari con una cessione della società.
Big Ben ha detto stop dunque, come recitava un celebre slogan televisivo di Enzo Tortora. E' arrivata la revoca per le società Vantage Limited, Filco Limited and Oxalic Limited, (che commercializzavano il brand di Full Tilt), mentre per la Orinic Limited - una delle ultime società sussidiarie aggiunte da Full Tilt - si è deciso di proseguire nella sospensione.
Nel comunicato si enunciano tutte le violazioni regolamentari attribuite a Full Tilt Poker, che rappresentano le ragioni sostanziali di tale revoca. Peraltro, nel suo comunicato, AGCC specifica a chiare lettere che il futuro di Full Tilt Poker non è del tutto compromesso. Ecco il passaggio determinante: "E' importante notare che la revoca delle licenze di Full Tilt Poker non preclude, come ipotizzato da qualcuno, una rinascita dell'attività sotto una nuova proprietà e un nuovo management. Quella dei soldi reclamati dai giocatori contro Full Tilt Poker diventa ora una questione competente alle autorità civili e di polizia. Ora che le licenze di FTP sono state revocate, AGCC non ha più alcuna giurisdizione su queste società".
Qui è possibile leggere il comunicato stampa integrale della Alderney Gaming Commission Control
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