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Cash game online: un successo tutto italiano da 9,5 miliardi

cash-game-italiaCelebriamo il primo anniversario del cash game in Italia con un dato positivo e tutt'altro che scontato: in 12 mesi i nostri connazionali hanno giocato  sulle rooms .it  9,5 miliardi euro. Considerando quello che sta succedendo negli altri mercati regolamentati, è senza dubbio un successo. 

Spesa giocatori
L'elevato payout medio (il 97%) ha contribuito al risultato: ben 9,2 miliardi sono tornati nelle tasche degli stessi giocatori, per una spesa effettiva di circa 300 milioni. Se consideriamo il cash game e i casinò online (le due principali novità della stagione 2011/2012), sono stati puntati ai tavoli verdi virtuali 13,5 miliardi, pari all'83% del comparto online. Ogni italiano - secondo le stime Agicos - ha scommesso in media 286 euro e ne ha rivinti 277,5. In poche parole la spesa media è di 8,5 euro.

Valore poker online italiano
Con il cash i volumi si sono quadruplicati e molti players sono transitati dalle rooms .com al circuito legale riconosciuto da AAMS. Si è passati da una raccolta media mensile di 250 milioni (nei primi mesi del 2011) fino a sfiorare il miliardo di euro nell’agosto del 2011. Guardando ai flop degli altri paesi (ne parleremo in un successivo articolo), l'esperienza italiana non può che essere giudicata in modo positivo. La rete mondiale (.com) ha subito un calo del 16% del traffico e per gli analisti internazionali, a contribuire  a questa restrizione, è stata anche la perdita della maggior parte dei giocatori italiani (oltre alla chiusura negli States).

Chiave del successo
I perché sono facili da individuare: cash game e casinò online hanno presentato un payout (la percentuale che torna nelle tasche dei giocatori) molto competitivo (come detto del 97% in media), grazie ad una tassazione equilibrata che viene applicata sul profitto (in Francia invece è sui volumi). Nel nostro paese, il prelievo nel cash è del 20% sul rake generato. Preservando questi delicati equilibri, è molto probabile che il mercato italiano riesca ad espandersi, nonostante la concorrenza dei siti .com. L'apertura continua dell'offerta legale (poker veloce, betting exchange, palinsesti liberi, slot online etc.) può allargare sempre più gli orizzonti. 

Nel grafico qui sotto possiamo osservare il trend relativo alla spesa mensile dei players italiani nel cash game: in rosso sono indicati i mesi del 2011 e in verde quelli del 2012:

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Trend cash game
Il primo mese record è stato agosto 2011, quando si è potuto giocare a pieno regime: sono stati 31 giorni molto caldi, con una raccolta di 894 milioni (e una spesa di 24,1). La passione degli italiani non è calata nei mesi successivi, con una buona tenuta del mercato a settembre (868) e ottobre (882), quando si è battuto il record della spesa (24,7). In tutto il 2011 si sono registrati volumi mensili superiori agli 800 milioni solo nel cash game. Nel 2012 si è partiti con il piede giusto: il primo mese dell'anno ha fatto segnare il secondo miglior risultato di sempre: 883 milioni raccolti dalle poker rooms. A febbraio (786), marzo (755) e aprile (696 milioni), il trend però è stato negativo. Si è avuto un leggero rialzo a maggio (697) dopo tre mesi di calo.
Passata l'euforia iniziale, è molto probabile che la raccolta sul cash si sia stabilizzata proprio sui 700 milioni circa, in attesa dello sviluppo delle ultime novità ('poker veloce') che dovrebbero rivitalizzare il settore e moltiplicare i volumi. L'erario al momento è riuscito a garantirsi un gettito pari a 80-82 milioni di euro. I margini dei concessionari sono di circa 320/325 milioni per cash e casinò.

Poker tournaments
Naturalmente si è registrata una parallela erosione dei volumi nei poker tournaments (tornei e sit and go): la spesa è diminuita in un anno del 54,8%. Per quanto concerne la raccolta i dati sono chiari:  a gennaio 2011 si registravano volumi pari  a 298 milioni ma il mercato era già in netta flessione a causa dell’offerta limitata. Nel giugno 2011 si è toccato il fondo (225). La concorrenza di nuovi giochi introdotti a luglio ha prodotto un vistoso calo ad agosto (solo 94 milioni) ma il comparto ha ripreso a crescere fino a gennaio 2012 (136 milioni giocati, a fronte di una spesa di 16) ma è stata solo un’illusione: a maggio si è certificato il secondo risultato peggiore per i poker tournaments, con solo 109 milioni investiti nei buy-in per MTT e sit and go.

Gioco online
L'avvento dei nuovi giochi (compresi i casinò games) ha reso l'industria dell'online italiana molto più solida rispetto al passato: nel primo semestre del 2012, l'egaming tricolore ha superato la soglia - secondo i dati Agicos - di 7,4 milioni raccolti, quintuplicando i fatturati del 2011 (1,5 miliardi). Il peso del web nel gioco pubblico è pari al 16,5%. Ed il dato è destinato ad incrementarsi se pensiamo che a dicembre partiranno le slot virtuali, gioco che va per la maggiore nelle sale estere (.com). Per gli esperti la raccolta annuale potrebbe superare la soglia dei 20 miliardi.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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