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Gioco e pubblicità: nuove regole europee in arrivo

pubblicita-giocoTra poco più di un mese, saranno efficaci i limiti sulla pubblicità del Decreto Balduzzi: purtroppo l’articolo 7 (ed in particolare il comma 4) è fin troppo fumoso, di non facile applicazione, in particolar modo sul web; non vi sono punti di riferimento chiari. Per questo motivo,  è atteso un regolamento attuativo da parte di AAMS che dovrebbe definire meglio l’applicazione della nuova legge.

Alcuni concessionari hanno giocato d’anticipo con la messa in onda sulle tv nazionali, di spot che riportano le classiche avvertenze: “il gioco è vietato ai minori e può generare dipendenza”. Su internet però rimane il grosso interrogativo su come dovranno essere applicate le nuove norme.

Indiscrezioni rivelano che le autorità italiane attendono direttive da parte della Commissione Europea, che poche settimane fa ha presentato il tanto atteso action plan sul gioco online. In particolare, a Bruxelles hanno illustrato tre priorità d’azione. I primi due punti del programma sono inequivocabili e vanno a sovrapporsi all’ambito di applicazione del Dl Balduzzi: 

  1. maggiore protezione dei consumatori
  2. sviluppo di una pubblicità responsabile sui giochi d’azzardo
  3. prevenzione e lotta all’ alterazione di eventi sportivi (ai fini delle scommesse)

Pertanto, è probabile che saranno determinanti le indicazioni dai Commissari Europei prima di redigere le regole attuative per il DL Balduzzi, almeno per il web. 

Ad avvalorare questa linea è Francesco Rodano, responsabile di AAMS per il gioco online, che durante la conferenza ‘2013 Business and Gambling in Europe’ della scorsa settimana ha rilasciato una dichiarazione inequivocabile:  “sulla pubblicità aspettiamo: dal confronto con l’Unione Europea, usciranno regole serie e definitive".

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francesco-rodanoSarà quindi la Commissione a dare input precisi al riguardo. L'intervento europeo mette al riparo l’intero mercato italiano dalle consuete proposte estemporanee e demagogiche che sovente si leggono da parte di parlamentari e forze politiche, senza conoscere minimamente le problematiche interne ed esterne del settore del gioco, come può essere l’ultima provocazione di istituire il divieto assoluto di pubblicità per il gambling.

In materia interverrà invece la Commissione Europea, dopo due anni di raccolta dati ed informazioni sul mercato comunitario, con un intenso studio delle problematiche sociali legate al gioco ed in particolare sulla protezione delle fasce più esposte.

Facciamo un esempio, solo per farvi capire come le “intrusioni” di tecnici esterni, sovente scaturiscano l’effetto contrario, con danni rilevanti non solo dal punto di vista economico (per l’erario in primis) ma anche in tema di sicurezza pubblica: l’ultima proposta discutibile riguarda l’eliminazione delle scommesse parziali sugli eventi sportivi (chi batterà il primo calcio d’angolo? Chi sarà il primo marcatore etc), onde evitare combine.

Tutto condivisibile sul piano teorico, ma è stato ignorato un aspetto fondamentale: il fenomeno del “calcio scommesse” non riguarda le piattaforme italiane, bensì straniere (in particolare asiatiche che sono fuori da ogni controllo) e una norma del genere avrebbe l’effetto solo di indebolire i concessionari AAMS e conferire minore efficacia ai controlli e al monitoraggio delle giocate, favorendo l’offerta illegale ed il totonero.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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