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WSOP 2009 Main Event: andiamo alla scoperta dei "November Nine"

Di questi nove poker players, nei prossimi mesi, sentiremo parlare parecchio, quindi abituiamoci all'idea. Se appare del tutto ovvio che Phil Ivey sara' una sorta di catalizzatore dell'attenzione globale, è altrettanto vero che la curiosità di sapere qualcosa di più degli altri 8 è forte. Quindi andiamo a conoscere i prossimi "November Nine", quelli cioè che, tra poco meno di quattro mesi, andranno a giocarsi il titolo di campione del Main Event WSOP 2009, con gli oltre 8 milioni e 500mila dollari del premio relativo.


Seat 1: Darvin Moon - 58.930.000

"Quanti giocatori c'erano a questo torneo, 6,400? suppongo che almeno 6300 di essi siano giocatori migliori del sottoscritto!". Basterebbe tale dichiarazione a presentare questo 45enne commerciante di legname del Maryland. Darvin Moon sembra sentirsi a suo agio nei panni dell'"eroe per caso", e confessa di non essere affatto interessato alla fama, quanto a giocare a poker. Ha più di un quarto delle chips in gioco, anche se sarà difficile che conosca un "rush" simile a quello che lo ha condotto fin qui. Ma non impossibile, soprattutto con il potere di uno stack mostruoso.


Seat 2: James Akenhead - 6.800.000
James è, Ivey a parte, il più accreditato tecnicamente tra i november nine. 27enne pro inglese, è balzato ultimamente agli onori delle cronache per aver mancato il suo primo braccialetto WSOP in un evento NLHE da 1500$, con i suoi AK brutalmente scoppiati dai 10-4 di Grant Hinkle. Qui è lo short stack, ma certamente non lascerà nulla di intentato e i mezzi tecnici non gli fanno certo difetto..



Seat 3: Phil Ivey - 9.765.000

Cos'altro si può dire di lui? due braccialetti vinti quest'anno, 7 in totale in una carriera sfavillante che lo vede, a soli 33 anni, a un passo dalla vetta della All Time Money List. Oltre al fatto di essere - abbastanza pacificamente - considerato il miglior giocatore vivente: nessuno ha i suoi risultati e la sua costanza sia nel cash game che nei tornei, e non c'è specialità che non sia congeniale al campionissimo di Full Tilt Poker.


Seat 4: Kevin Schaffel - 12.390.000
Il 51enne uomo d'affari della Florida non ha velleità di monetizzare il suo momento di gloria, viaggiando da un capo all'altro degli Stati Uniti. "Se mi vogliono, possono sempre venire in Florida", afferma. Si è detto anche sorpreso dell'attenzione ricevuta: " nelle prime ore mi sono arrivati oltre 1500 sms2. Cosa farà in attesa del tavolo finale? "Glof. Giocherò più che altro a golf"



Seat 5: Steven Begleiter - 29.885.000

Quando si dice "il fattore campo" applicato al poker. L'arma segreta del newyorchese Steven, 47enne ex dipendente della Bear Stearns, sarà un numero imprecisato di supporters. Tra amici e parenti, sono stati già molti a sostenerlo nei giorni scorsi, e il grido "Begs! Begs!" risuonava ad ogni mano vinta, come anche ad ogni intervista rilasciata dal loro beniamino. "Non so quanti saranno qui a novembre, probabilmente più di 200". Non osiamo immaginare cosa accadrebbe al Rio qualora "Begs" (invero molto fortunato nei day7 ed 8) vincesse il titolo...



Seat 6: Eric Buchman - 34.800.000

E' un veterano del circuito, Eric Buchman. A 28 anni ha già totalizzato 9 entrate a premio alle WSOP, ed è inutile dire che quanto guadagnato a questo torneo sarà in ogni caso la più alta cifra mai vinta da Eric che, come Begleiter, viene da New York, precisamente da Valley Stream. "Non mi interessa la fama", afferma sicuro di sè, "ma solo vincere soldi"

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Seat 7: Joe Cada - 13.215.000
Peter Eastgate sta già tremando. Se infatti il campione danese ha già fatto l'abitudine a dover perdere il titolo, sa anche che qualora vincesse Cada, egli perderebbe il record di più giovane vincitore di Main Event WSOP nella storia. Il 21enne nativo del Michigan confessa di giocare da ben 6 anni, e di farlo professionalmente da quattro, ovvero da quando ne aveva appena 17....della serie "Don't try this at home!", non propriamente un modello da imitare per i ragazzi


Seat 8: Antoine Saout - 9.500.000
Al day 7 erano 3 i francesi ancora presenti nel chipcount: Elky, Lacay e Saout. Alzi la mano chi avrebbe pronosticato il final table per quest'ultimo. Eppure questo silenzioso 27enne, ex studente di ingegneria convertitosi al "full time poker" dallo scorso ottobre, ce l'ha fatta. Ed ora è l'ultima speranza transalpina.


Seat 9: Jeff Shulman - 19.580.000
Ed eccolo, il personaggio che farà più discutere tra i nove eletti. Jeff Shulman, 34enne giocatore professionista ed editorialista di Card Player, aveva squarciato l'atmosfera elettrizzata del day8 dichiarando che, qualora avesse vinto il braccialetto, lo avrebbe buttato nella spazzatura. La sorte si è divertita, e ha voluto che Shulman arrivasse tra i "november nine" in quarta posizione del chipcount. Jeff (dietro le cui dichiarazioni ci potrebbero essere malumori relativi al mancato accordo tra la Harrah's e Card Player sui diritti delle WSOP, ndr) ha poi parzialmente corretto il tiro, motivando la sua rumorosa dichiarazione con il trattamento che l'organizzazione avrebbe riservato ai tanti giocatori esclusi dal day 1D."
Infine, per non farsi mancare nulla, Shulman ha dichiarato cosa farebbe se dovesse vincere "non giocherò mai più a poker!"
Beh, se Shulman dovesse davvero andare avanti, si prevede un discreto numero di mal di pancia, nei piani alti di Harrah's...

 

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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