Vai al contenuto

Full Tilt dice basta ai coinflip fra Ivey e Ziigmund

Phil IveyUna curiosa notizia è rimbalzata nella rete, complice un breve scambio di battute in chat fra Ilari 'Ziigmund' Sahamies e Phil Ivey. I due si stavano sfidando heads up, quando Ilari ha chiesto ad Ivey di poter fare alcuni coinflip.

Come certo saprete, tale pratica consiste nello scommettere preflop un importo prestabilito indipendentemente dalle carte che si hanno in mano, e poi di lasciar decidere al board chi debba aggiudicarsi il piatto.

 

E’ un modo che alcuni giocatori high stakes utilizzano per cercare di rifarsi in tutto o in parte delle perdite registrate durante una sessione, affidandosi tuttavia completamente al caso anziché alla propria abilità.

Non di rado (ma non ad altissimi livelli) questa pratica viene utilizzata anche per raggiungere - o non perdere - un livello vip, o per rientrare in una promozione di rakeback.

Comunque sia si tratta di un passatempo discutibile sotto più punti di vista, dal momento che così facendo è possibile anche perdere molto denaro in pochi minuti, ma che rientra in una certa logica di etichetta propria dei giocatori di questi livelli. Si può infatti negare il diritto di provare a rifarsi ad un giocatore che sfidiamo regolarmente, e a cui abbiamo vinto molto denaro? Per la verità molti giocatori non accettano di prestarsi a questo tipo di azzardi, ma Phil Ivey non è mai stato di questo avviso. Almeno fino ad ora.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Il campione statunitense era infatti uno dei pochi a non aver mai rifiutato questo favore a Ilari "ziigmund" Sahamies, e questo il finlandese lo sa bene. Tuttavia, da oggi, per ordine di Full Tilt Poker a Phil Ivey non è più consentito giocarsi in questo modo decine di migliaia di dollari, e possiamo solo immaginarci la faccia di Sahamies quando lo ha letto.

Posto che ben difficilmente uno come Ivey si inventerebbe una scusa simile per sottrarsi a questa pur folle roulette, possiamo solo ipotizzare le ragioni che hanno portato a tanto. E in fondo, non c’è bisogno di lavorare troppo di fantasia.
Phil Ivey è infatti senza alcun dubbio l’uomo immagine per definizione di Full Tilt Poker, senza nulla togliere ai suoi titolati colleghi. In altri tempi, questo tipo di abitudini contribuiscono a fare spettacolo, gli appassionati ne parlano e tutto questo si traduce in pubblicità. Tuttavia, il tavolo finale del Main Event WSOP è ormai vicino, Phil Ivey è ovviamente l’uomo più atteso e questo cambia radicalmente le cose.

Ilari 'ziigmund' SahamiesCosa succederebbe, infatti, se in un evento dalla risonanza mediatica enorme si venisse a sottolineare come il giocatore più forte al mondo sia solito giocarsi decine di migliaia di dollari così, affidandoli completamente alla sorte? Che effetto potrebbe avere sul pubblico mondiale ed in particolare statunitense, ancora provato dalle conseguenze della crisi economica? Di certo sia Phil Ivey che il proprio datore di lavoro, ovvero la stessa Full Tilt, non ne uscirebbero sotto una buona luce.

Ecco che allora si potrebbe spiegare questo improvviso cambio di rotta, come detto niente affatto privo di logica. Se la nostra ipotesi fosse fondata comunque, Ziigmund può stare tranquillo: al termine di questo tanto atteso novembre questo veto potrebbe essere ritirato, e i coinflips fra i due nuovamente permessi.
Perché ormai – piaccia o meno - guardare al poker soltanto come a un gioco e non anche come a un business rischia di essere una candida illusione.

MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI