Le WSOP 2024 si sono ufficialmente concluse, oltre che con Jonathan Tamayo campione del Main Event, anche con l'epilogo degli altri tornei in programma. Nel penultimo di questi, il romano Mario Colavita ha sfiorato il terzo braccialetto italiano in questa memorabile edizione.
In questo Articolo:
- 1 WSOP 2024: Mario Colavita vicinissimo al successo nel "The Closer"
- 2 Alex Livingston sconfigge "Tomatee" e vince il 2° braccialetto in carriera
- 3 Event #95: $1,979 Poker Hall of Fame Bounty No-Limit Hold'em
- 4 WSOP 2024, Event #93: Liang brucia Nguyen
- 5 Mark Newhouse e l'incubo del braccialetto: beffato da Adomkevicius in heads up!
WSOP 2024: Mario Colavita vicinissimo al successo nel "The Closer"
Ieri si era intuito che l'event #98 delle WSOP 2024 poteva essere quello di Mario Colavita. Il romano ripartiva dalla sesta posizione su 361 left nel torneo denominato "The Closer", anche se - naturalmente - la strada era ancora lunga.
A far compagnia a Colavita c'erano altri due azzurri, "caduti" durante il final day di questo torneo da 1.500$ di buy-in: Michele Pucci, infine 166° per 3.965$, e Davide Suriano, che era uscito 229° per un premio da 3.520$. Il romano invece andava molto, molto avanti.
Dopo l'uscita di Mike Matusow in decima piazza, Mario Colavita arriva al final table con il sesto stack su 9 a 15 milioni, vale a dire circa 12-13 big blinds per un torneo la cui struttura ha chiaramente vacillato.
Il tavolo finale
Si susseguono un paio di eliminazioni e Mario, a 6 left, è il fanalino di coda a 11 milioni, ovvero poco meno di 7bb.
Poi, a 5 left, il romano ha uno showdown favorevole quando, in BVB, manda resto per 14,7 ilioni con j 3 e si ritrova a giocare contro Stanislav Zegal e i suoi a k . Un 3 al river cambia tutto, facendo andare a quasi 30 milioni l'azzurro, mentre Zegal rimane con gli spicci.
L'austriaco poi rimane con 200.000, ovvero un decimo di big blind, ma riesce a risalire fino a 11 milioni. Sembra l'inizio di una rimonta leggendaria, ma poi Zegal resta di nuovo cortissimo e viene eliminato da Colavita.
Con l'uscita di John Racener, i tre rimasti sono guidati da Ching Da Wu, chipleader anche a inizio di un final table che non poteva però che prevedere emozioni forti.
La clamorosa ultima mano
L'ultima di esse è clamorosa e arriva quando Mario Colavita apre a 5.000.000 da bottone, venendo chiamato da Wu sullo small blind. Bogdan Munteanu allora squeeza allin per poco meno di 40 milioni, mossa alla quale Colavita reagisce con un re-shove per 53 milioni. Wu però non aspetta altro, e lo si capisce quando i tre scoprono le rispettive carte:
- Mario Colavita a 10
- Bogdan Munteanu k q
- Ching Da Wu a a
Il giocatore più deep ha la migliore mano possibile, dunque basterebbe un board liscio per avere un vincitore del braccialetto, senza passare dall'heads up. Infatti, il dealer serve queste cinque carte comuni: 2 8 4 6 4 . Già al turn, Wu poteva alzare le braccia al cielo!
In virtù degli stack di partenza, Mario Colavita è runner up, mentre Munteanu chiude al terzo posto.
Un epilogo sicuramente dolce più che amaro, con il terzo braccialetto italiano di queste WSOP 2024 che sfugge per un nonnulla, ma rimane comunque una enorme soddisfazione.
POSIZIONE FINALE | NOME E COGNOME | NAZIONE | PREMIO |
---|---|---|---|
1 | Ching Da Wu | Taiwan | $525,500 |
2 | Mario Colavita | Italy | $350,370 |
3 | Bogdan Munteanu | Romania | $261,170 |
4 | John Racener | United States | $196,170 |
5 | Stanislav Zegal | Germany | $148,480 |
6 | Michael Baltierra | United States | $113,270 |
7 | David Cabrera Polop | Andorra | $87,080 |
8 | Chad Lipton | United States | $67,480 |
9 | Luis Yepez | Venezuela | $52,705 |
10 | Mike Matusow | United States | $41,500 |
Alex Livingston sconfigge "Tomatee" e vince il 2° braccialetto in carriera
Si è concluso nella mattinata italiana anche l'event #97, 3.000$ Pot Limit Omaha 6-handed, evento che ha attirato 844 ingressi e un field da paura al final day. Infatti, in heads up sono arrivati il canadese Alex Livingston e l'uruguagio Francisco Benitez. Il primo lo ricorderete per il final table del Main Event 2019, quando chiuse al 3° posto dietro Hossein Ensan e Dario Sammartino. Benitez è invece da anni un top reg dei tornei online, con il nickname "Tomatee".
I due hanno battagliato per circa 4 ore in heads up, con Benitez che partiva davanti a 23 milioni contro circa 10. Dopo diversi saliscendi, Benitez ha provato la risalita finendo ai resti con k q 3 3 , chiamato da Livingston con i suoi 10 10 7 5 . Il flop 3 4 6 regala al canadese la scala nuts e un progetto di colore, divenuto colore effettivo con la q scesa al turn, che comunque apriva qualche speranza di full per il sudamericano. Le speranze venivano spente dal 7 servito dal dealer sul river, e il torneo si conclude così:
POSIZIONE FINALE | NOME E COGNOME | NAZIONE | PREMIO |
---|---|---|---|
1 | Alex Livingston | Canada | $390,621 |
2 | Francisco Benitez | Uruguay | $260,403 |
3 | Martin Zamani | United States | $177,114 |
4 | Andrew Watson | United States | $122,746 |
5 | Hokyiu Lee Hong | Hong Kong | $86,709 |
6 | Christopher Roth | United States | $62,457 |
Event #95: $1,979 Poker Hall of Fame Bounty No-Limit Hold'em
Nella giornata di ieri, si era concluso anche l'event #95, l'iconico Poker Hall Of Fame Bounty da 1.979$. Tra i 1.119 partecipanti è infine emerso l'inglese Jamie Walden, che ha sconfitto l'americano Naseem Salem in un heads up che spostava poco più di 100mila dollari, oltre naturalmente al braccialetto:
POSIZIONE FINALE | NOME E COGNOME | NAZIONE | PREMIO |
---|---|---|---|
1 | Jamie Walden | United Kingdom | $313,370 |
2 | Naseem Salem | United States | $208,919 |
3 | David Stamm | United States | $148,183 |
4 | Adam Hendrix | United States | $106,598 |
5 | Ankit Ahuja | India | $77,787 |
6 | Martin Finger | Germany | $57,594 |
7 | Christopher Stevenson | United States | $43,275 |
8 | Akinobu Maeda | Japan | $33,006 |
9 | Henrik Juncker | Denmark | $25,559 |

WSOP 2024, Event #93: Liang brucia Nguyen
Non ce l'ha fatta Duc Nguyen, super chipleader del final day partito a 5 left, a mettere le mani sul braccialetto e sui 777.777 dollari del primo posto. Gli ha soffiato il posto il connazionale Michael Liang, che partiva secondo in chips ed è riuscito a vincere il primo braccialetto in carriera:
POSIZIONE FINALE | NOME E COGNOME | NAZIONE | PREMIO |
---|---|---|---|
1 | Michael Liang | United States | $777,777 |
2 | Duc Nguyen | United States | $300,777 |
3 | Rajesh Mehta | United States | $190,777 |
4 | Manoj Batavia | United States | $141,777 |
5 | Mitch Garshofsky | United States | $105,777 |
6 | Jorge Postigo | Peru | $80,777 |
7 | Lukas Hafner | Austria | $60,777 |
Mark Newhouse e l'incubo del braccialetto: beffato da Adomkevicius in heads up!
Per quelli tra voi che seguono il poker da un po' di anni, il nome di Mark Newhouse non è certamente nuovo. Lo statunitense detiene un record di quelli agrodolci, perché riuscì a centrare due tavoli finali consecutivi nel WSOP Main Event (2013 e 2014), terminando però entrambe le volte al 9° posto.
Per lui sembrava arrivato il momento della riscossa e del primo braccialetto in carriera, proprio nell'ultimo evento in programma alle WSOP 2024 di Las Vegas. Si tratta dell'event #99, 1.000$ Super Turbo No Limit Hold'em. Il torneo, con livelli dalla durata di appena 20 minuti, è iniziato e si è concluso direttamente in giornata, passando da 1.544 iscritti a soltanto uno. Newhouse ci è arrivato praticamente in una situazione di parità con il lituano Aneris Adomkevicius, ma era naturale attendersi poco margine di azione. Entrambi partivano intorno ai 15 milioni con il big blind a 800.000, quindi bastava una mano storta per orientare lo scontro.
La sfida dura circa un quarto d'ora, al termine del quale è stato proprio l'europeo a mettere al polso il braccialetto, incassando 201.355$ per i suoi sforzi. Fatale a Newhouse un coinflip, quando ha mandato resto per circa 9 milioni con j 8 , trovando Adomkevicius con 6 6 . Il board 5 10 a 9 k ha dato qualche speranza a Mark fino al turn, ma la sua caccia al braccialetto è evidentemente destinata a riprendere l'anno prossimo.
Immagine di copertina: Mario Colavita (Rachel Kay Winter & PokerNews)