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PokerStars: polemiche sul 2,5% applicato ai prelievi con cambio valuta

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PokerStars.com ha reso noto che applicherà una commissione del 2,5% sui prelievi che comporteranno una conversione di valuta. L'annuncio è stato accompagnato da una coda polemica piuttosto accesa su TwoPlusTwo. La novità non è stata gradita dai regular.

L'eco delle polemiche sono arrivate anche sull'Isola di Man ed è sceso in campo Eric Hollreiser, storico portavoce di Rational Group che ha spiegato quali sono le politiche e le strategie del gruppo, tendenti sempre a garantire la massima qualità possibile per i giocatori. Ma tutto questo ha un costo.

"PokerStars – afferma Eric Hollreiser - è diventato il sito di poker più grande del mondo per parecchi motivi. Molti dei nostri giocatori lo possono ricordare: grande prodotto, costante innovazione, servizio ai clienti superiori, liquidità imbattibile, marketing intelligente. Siamo il brand più affidabile nel mondo del poker online".

Il responsabile della comunicazione ha posto l'accento sulle scelte "difficili" che la società deve fare per mantenere uno standard di servizi impeccabile per i suoi clienti, assicurando che certe decisioni vengono prese pensando soprattutto al futuro, con la finalità di continuare a mantenere servizi con standard di qualità eccellenti.

"Altri fattori meno tangibili sono stati altrettanto fondamentali per la nostra crescita: abbiamo sempre ragionato in termini di tutela per i players e il gioco, capire realmente l'ecosistema del poker, oltre ad investire senza sosta nel futuro. I nostri costi in bilancio, per la ricerca e lo sviluppo, infrastrutture tecniche e di sicurezza, sono significativi.


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Nel corso degli anni abbiamo preso un sacco di decisioni difficili, alcune delle quali costate alla società un sacco di soldi".

Hollreiser si focalizza soprattutto su un aspetto: "abbiamo investito pesantemente sulla stabilità globale dell'ecosistema del poker online a seguito del black friday. Con l'acquisto di Full Tilt abbiamo rimborsato i giocatori di tale società. Abbiamo speso ancor di più per sostenere la regolamentazione dell'online che ha dato certezze e stabilità ai nostri giocatori".

Il capo della comunicazione di PokerStars evidenzia che molti piccoli cambiamenti a favore dei giocatori passano ogni giorno inosservati. "Altri invece attirano maggiore attenzione, come ad esempio le nostre recenti modifiche sugli oneri per la conversione dei cambi o il rake che applichiamo ai vari giochi. Siamo consapevoli che alcune di queste decisioni non sono popolari, ma non sono prese neanche alla leggera. Ragioniamo sempre tenendo d’occhio le logiche di tutto l'ecosistema pokeristico".

Arriva poi una promessa: "continueremo ad investire con costi evidenti, su pubblicità di mercato di massa e nuovi format di gioco intuitivi, con miglioramento del software. E continueremo a guidare il settore verso la regolamentazione".

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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