[imagebanner gruppo=gazzabet] Probabilmente è passato un bel po' di tempo dall'ultima volta che Ben Tollerene ha giocato una mano di NL1000, visto che ormai da tempo lo statunitense guarda ben più in alto: tuttavia, questa mano è del 2010, e "Ben86" si domanda che fare in una situazione apparentemente semplice.
Siamo su PartyPoker, ad un tavolo 6-max, ed il nostro stack effettivo è di 195 big blind. Ben apre da middle position a 30 $ con j 9 , ma viene 3-bettato dal giocatore sul bottone a 100 dollari, player che lui definisce come un regular capace con una percentuale di 3-bet attorno al 13%.
Per tutta risposta Tollerene 4-betta a 260 $, ma viene chiamato: "In questa fase lui stava flattando molto le 4-bet - spiega - e da parte mia io stavo 4-bettando abbastanza". Il flop è 10 8 6 , e Ben decide di c-bettare a 280 $ su piatto di 535 $, subendo un rilancio fino a 580 $.
Naturalmente lo statunitense sa bene che questo sia uno dei migliori flop possibili, ma si chiede come massimizzare il valore contro i bluff del suo avversario, che naturalmente folderebbero nel caso in cui 3-bettasse all-in. Malgrado questo, vedremo come - una volta che ha deciso di c-bettare al flop - sia Aaron Jones che Ben Sulsky vedono la 3-bet all-in come la soluzione di gran lunga migliore.
"Non solo può bluffare, ma anche quando ha mani come nutflushdraw o una coppia più flushdraw non sei poi messo così male - scrive aejones - di fatto, devi solo pregare che non abbia a q ". Come detto, anche secondo "Sauce123" una volta che Ben si trova in questa situazione non può che pushare, ma non per questo la giudica la migliore linea in assoluto.
"Più consideriamo il nostro avversario capace - sottolinea - più la linea che preferisco in questa situazione consiste nel check/callare il flop e check/raisare il turn. In questo modo non solo possiamo massimizzare contro i suoi bluff, ma scegliamo una linea che fa apparire il nostro range come piuttosto debole".
Purtroppo non sappiamo come si sia conclusa la mano, e quindi cosa abbia deciso di fare alla fine Ben Tollerene, ma ci consola il pensiero che - qualunque fine abbiano fatto allora quei 2.000 dollari - in ogni caso sia riuscito a cavarsela piuttosto bene, da lì in poi...