Ma questo 2014 passerà alla storia soprattutto per il ritorno al trionfo di un italiano nel circuito più difficile: l’European Poker Tour, dopo la vittoria memorabile di Salvatore Bonavena.
Sono passati 6 anni e Buonanno ci ha riportato sul trono d’Europa, nella tappa più importante e difficile, il Grand Final di Montecarlo. Per questo motivo vogliamo celebrare questo magnifico 2014 con Antonio.
Il Natale è appena passato, iniziamo questa intervista con domande politicamente scorrette. Usciamo dall’ipocrisia, rispondi in tutta sincerità: più importante la tua vittoria a Montecarlo o quella di Suriano a Las Vegas?
Non ci sono paragoni. Il mio torneo è durato 6 giorni, non ho altro da aggiungere.
Il field più difficile che hai affrontato nel 2014?
Sicuramente quello degli EPT è superiore a quello dei WPT e a quello delle WSOP.
La tua top 5 dei giocatori italiani nel 2014.
I primi tre a pari merito sono Dato, Kanit e Sammartino. Il primo è sicuramente il più completo, il secondo ha il pregio di confrontarsi con i numeri uno al mondo, il terzo li potrebbe divorare entrambi ma forse il 2014 non è stato il suo anno migliore, aveva altri interessi.
In quarta e quinta posizione?
Metto Luca Moschitta al quarto posto. Non elenco le sue molteplici qualità di uomo e di giocatore, nonostante la sua giovane età. Il quinto è collegiale e simbolico: metto tutti i regular del 5€-10€ (NL1000) heads-up su PokerStars.it che ogni giorno aspettano, come veri professionisti, chi è capace ed ha coraggio di sfidarli.
Parli come se conoscessi bene quella partita…
Io ci provo a sfidarli, ma vi dico che è molto difficile. Riesco a non perdere.
Un voto, da 0 a 10, alla tua annata e a quella dei giocatori italiani.
10 in pagella per la mia annata, mi piacerebbe fare una classifica con la percentuale degli ITM rispetto ai tornei giocati. Per quanto riguarda noi italiani, abbiamo solo da migliorare, ad iniziare da quelli online che ancora non si sono affermati (ma fortissimi) e ai top 4 (Dato, Kanit, Sammartino, Moschitta, ndr) che forse ancora non hanno capito di essere Top Player Professionisti.
Giochi solo tornei con buy-in importanti. Quali sono gli eventi che ti piacciono di più e quelli meglio organizzati? La tua personale classifica?
Gli EPT rappresentano il top in ottica organizzativa. Stimo molto anche Christian Scalzi, TD Europe dei WPT: mi sono trovato molto bene nelle location e nei tornei da lui organizzati.
Cosa prevedi nel 2015 per il nostro poker?
Grandi cose, saranno sempre gli stessi i protagonisti ma i grinder online ci daranno le soddisfazioni migliori. I miei auguri vanno a tutto il movimento pokeristico Italiano, e che nel 2015 ci sia solo unione e non invidia, solo così possiamo contrastare le altre nazioni.