[imagebanner gruppo=pokerstars] E' emersa un'interessante analisi riguardante i tavoli di cash game di PokerStars.com, che in qualche modo conferma quello che già sapevamo, ovvero che a farla da padrone sulla poker room sembrano essere i microlimiti da un lato e lo Zoom dall'altro.
Un'analisi tracciata da PokerScout.com in questo senso traccia delle linee molto nette, facendo una distinzione fra quello che è popolare fra i giocatori e quello che è maggiormente profittevole per la compagnia in termini di revenue: "Le cinque partite più profittevoli per PokerStars sono tutte Zoom - sottolineano - e se questo non può essere considerato sorprendente lo è certamente di più il fatto che uno di questi sia il Pot Limit Omaha $1/$2, una variante certo molto meno popolare del No Limit Hold'em".
Vero, ma che produce anche un bel po' di rake per la natura stessa di questa variante, fatto che i giocatori conoscono bene e sfruttano anche a proprio vantaggio quando puntano a raggiungere traguardi come quello di Supernova Elite: "In generale - si prosegue nel rapporto - il maggior profitto deriva dai mid-stakes, dove le dimensioni relativamente elevate del piatto medio giocato si incontrano con discreti livelli di traffico".
Anche questa non suona certo come una sorpresa, visto che le ragioni che portano a questo risultato appaiono più che logiche. Interessante è anche la conferma che vuole il NL2 assoluto protagonista, se non in termini di revenue certamente in quelle di traffico: "La variante di gran lunga più giocata è il NL2 fullring, seguita dal 6-max - si legge - tuttavia, non c'è alcuna correlazione diretta fra la popolarità di un gioco e la sua capacità di generare profitti per la poker room, visto che nessuno fra i 5 giochi più popolari rientra fra le prime 15 posizioni in termini di revenue".
La massa dei giocatori a soldi veri insomma frequenta limiti troppo bassi per produrre volumi di rake considerevoli, il che porterebbe a pensare che quindi i professionisti rivestano ancora un ruolo cruciale per quanto riguarda le casse di PokerStars: ai middle stake infatti la presenza di giocatori occasionali è ridotta, ed è un dato di fatto che molti livelli medi vedano come loro spina dorsale proprio i regular, anche e forse soprattutto allo Zoom.