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Indagine PokerStars: il titolo Amaya prima crolla, poi rimbalza (+9,47%)

[imagebanner gruppo=pokerstars]Da agosto, PokerStars a si può considerare una società quotata in borsa, essendo la capo-gruppo Amaya Inc. presente sui listini del Toronto Stock Exchange (Canada). Di fatto, qualsiasi notizia può influenzare il valore di mercato delle azioni della multinazionale canadese.

Mercoledì, il comunicato stampa del Comando Provinciale delle Fiamme Gialle di Roma e l’apertura del contenzioso fiscale con le autorità italiane ha scatenato il temporaneo scetticismo dei mercati che hanno reagito in modo negativo: le azioni sono passate da $31,85 a $29,30 ad azione, perdendo sul terreno quasi l’8% del valore.

Il comunicato stampa di Amaya agli investitori, con la rassicurazione di aver accantonato fondi riserva per il contenzioso e di essere a conoscenza da tempo della disputa legale in Italia, ha di fatto generato ottimismo: il titolo è rimbalzato con un bel +9,47%.

New York Stock Exchange visit

Le azioni di Amaya hanno raggiunto una valutazione in chiusura a 31,9$ (punta massima di giornata 32.14, guadagnando – in una sessione – 2,76$ dollari. Una quotazione più alta (seppur di poco) rispetto allo scoppio della “bomba” italiana.

Segno evidente che gli investitori continuano a credere e confidare in Amaya. D’altronde PokerStars è riuscita a superare tempeste ben più complesse: dopo il Black Friday ha avuto la forza di rimborsare tutti i giocatori americani e – dopo circa un anno e mezzo – rilevare la proprietà della sua principale antagonista (Full Tilt). Alla fine, dallo scandalo americano, Stars ne è uscita più forte di prima sul mercato globale.

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Sui mercati continua a circolare la voce di una possibile acquisizione dei brand PartyPoker e WPT: un modo per entrare dalla porta principale sul mercato nord americano (la partita più importante per il futuro anche per gli analisti di borsa). Ma di questa trattativa ne parleremo a parte.

 

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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