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I piatti più grandi nella storia del poker - I parte

Il concetto di pot control dovrebbe essere noto a ogni pokerista degno di questo nome, tuttavia qualche volta anche ai campioni capita di lasciarsi prendere un po' la mano. In casi come questi accade che il piatto comincia a gonfiarsi a dismisura, ben oltre i rischi calcolati e accettabili da uno dei due giocatori coinvolti nello scontro.

Tuttavia, quando questo si verifica in un tavolo televisivo, dato anche il surplus di spettacolo conferito dalle telecamere, i top players - una volta andati all-in per cifre che rasentano il milione - decidono spesso di ridurre l'azzardo splittando il pot in più tranche. Almeno questo è ciò che è successo per alcuni dei pot più ragguardevoli della storia del poker che raccontiamo in questa rassegna.

Iniziamo dal noto show "High Stakes Poker", durante il quale una delle poste più rilevanti si è giocata tra Doyle Brunson e Guy LaLiberté. Quest'ultimo, per chi non lo conoscesse, è il creatore del Cirque du Soleil e in quanto tale è uno dei dilettanti di Texas Hold'em più ricchi del mondo. Durante questa famosa mano, Brunson fece un raise preflop di 10.000$ con a 10, trovando il call di altri quattro player, tra cui LaLiberté con a 5 . Il flop fu a j 4 .

A questo punto Brunson rilanciò di 40.000$, provocando il fold degli altri e il call del francese. Al turn scese un 2 dando a Doyle un flush draw e a LaLiberté un progetto di scala a incastro. Texas Dolly andò in betting di 110.000$, ma l'altro rilanciò fino a 310.000$. Infine, dopo una breve pausa, Brunson andò all-in aggiungendo altri 30.500$ e LaLiberté chiamò. Il pot arrivò dunque a 818.100$ e i due giocatori in all-in decisero che avrebbero guardato due volte il river suddividendo la vincita al 50% per ciascuna delle due volte. Il primo river da 409.000$ fu una q , il secondo fu un 10 e Doyle, vincendoli entrambi, incassò uno dei più cospicui pot visti in televisione.

Sammy Fahra durante lo storico piattoIl primo pot a sei zeri però si ebbe qualche anno dopo, nella stessa trasmissione. A contenderselo furono Sam Farha e il finlandese Patrik Antonius. Farha diede il via alle danze nel preflop con un raise da 3.000$. In mano aveva k q . E Antonius, in posizione, gli andò sopra con un re-raise di altri 12.000$ e j 9 in mano. Farha fece il call.

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Sul board scese il flop: 9 3   6 che concesse sì la top pair ad Antonius, ma anche un flush draw con due overcards a Farha. Quest'ultimo si limitò al check e il bell'Antonius puntò 20.000$, trovando il check-raise di Sam fino a 100.000$. Infine Antonius mandò la vasca, per l'instant-call di Farha. Di comune accordo decisero che, data l'entità della posta, il piatto totale di 998.800$ sarebbe stato assegnato girando per quattro volte sia il turn che il river e in ciascuno spot sarebbero stati aggiudicati poco meno di  250.000$:

1° turn e river: 3 9 vinto da Antonius con full.
2° turn e river: 5 a vinto da Farha con colore.
3° turn e river: 2 6 vinto da Antonius con doppia coppia al 9.
4° turn e river: 4 5 vinto da Antonius con coppia di 9.
Antonius vinse quindi circa 750.000$, mentre Sam Farha ne portò a casa soltanto 250.000. (fine prima parte)

Giovanni Luca Di Giuseppe

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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