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Deal Me In - di Stephen John

Deal me in”, pubblicato nel settembre del 2009, è senza dubbio uno dei libri di poker più interessanti pubblicati negli ultimi anni, almeno per chi ami conoscere il “come eravamo” di personaggi famosi, quali certamente sono giocatori di poker professionisti come Scotty Nguyen, Chris Ferguson o Tom “durrrr” Dwan.

 

Sono infatti venti, i professional poker players che nelle quasi 300 pagine di questo volume si prestano a raccontare la propria storia, rispondendo a domande che non avevano mai affrontato prima d’ora, con esordi, curiosità ed aneddoti decisamente imperdibili, dallo spassoso all’inquietante, dall’incredibile al grottesco, e tutti capaci non soltanto di fornire un quadro più chiaro di cosa significasse giocare a poker in passato, ma anche di come talvolta non siano stati i giocatori a trovare il poker, ma piuttosto il contrario.

Sfogliando le pagine de “Deal Me In” si trova un po’ di tutto: dalla storia di Chau Giang, rifugiato dal Vietnam e capace di vincere una fortuna nel poker per poi perderla e guadagnarla di nuovo, a Doyle Brunson, che racconta candidamente di quando frequentare sale da gioco era tutto tranne che raccomandabile.

Altri tempi, che tuttavia difficilmente possono trovare vita nel 2010 se non proprio attraverso le pagine della memoria. Gli autori hanno fatto un buon lavoro, nel bilanciare il contenuto delle interviste, e nel saper in qualche modo “mixare” la presenza dei giocatori, in modo da un lato da accontentare quanti più lettori possibili, dall’altro di dipingere un ritratto del poker a tutto tondo.

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Da Phil Hellmuth a Peter Eastgate infatti di cose ne sono successe, nel mondo del poker ed evidentemente non solo, e l’intrecciarsi di storie tanto diverse fra loro per i più diversificati motivi non manca tuttavia di evidenziare alcuni tratti comuni.

Il successo senza dubbio, dal momento che tutti gli “ospiti” di “Deal Me In” sono dei giocatori estremamente vincenti, seppure con qualche rilevante eccezione (spiccano ad esempio per la loro assenza Gus Hansen e Patrik Antonius).

Ma soprattutto, si capisce che si sia trattato di persone incredibilmente determinate, spesso hanno costruito tutto ciò che hanno raggiunto dal niente, a differenza di altri che ci hanno provato loro ce l’hanno fatta, e se volete capire perché, leggere “Deal Me In” di Stephen John e Marvin Karlins sembra l’unica cosa sensata che vi resti da fare.

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