Prima di sparire completamente dalle scene in seguito al Black Friday, Chris Ferguson era uno dei giocatori di poker più famosi al mondo. Merito del suo look stravagante ma anche di una vera e propria impresa che riuscì a compiere giocando online su Full Tilt Poker, la room che lo "sponsorizzava" e di cui era cofondatore.
Era il lontano 2006 quando Ferguson decise di dimostrare al mondo intero che il poker è un gioco di abilità, nel quale si potevano fare tanti soldi senza rischiare quasi nulla. Per farlo decise di impegnarsi in un challenge decisamente fuori dal comune: partendo da un bankroll di 0$, sarebbe riuscito ad arrivare a quota 10.000$ in un primo momento, per poi raggiungere addirittura i 100.000$ di profitto netto.
L'idea del campione del Main Event 2000 era quella di iniziare con i freeroll e costruire lentamente il capitale seguendo delle rigide linee guida per quanto riguarda il bankroll management.
Ecco le regole della sua sfida, alcune delle quali istituite in corso d'opera:
- Doveva per forza iniziare dai freeroll
- Non avrebbe potuto utilizzare più del 5% del suo bankroll per cash game o sit and go
- Non avrebbe potuto utilizzare più del 2% del suo bankroll per i tornei. I satelliti sarebbero stati permessi solo per quegli mtt che non avevano un buy-in superiore al 2% del suo bankroll
- Se nel cash game fosse riuscito ad accumulare uno stack superiore al 10% del suo bankroll, si sarebbe dovuto alzare per salire al livello successivo
In questo articolo vogliamo riproporre tutte le fasi del suo challenge, cercando anche di capire se al giorno d'oggi sarebbe possible riproporre un'impresa del genere.
In questo Articolo:
Freeroll
Contrariamente a oggi, all'epoca non c'erano molti freeroll in giro e quelli di Full Tilt avevano anche un limite massimo di iscrizioni che veniva raggiunto nei primi 90 secondi. "Impostavo la sveglia per ricordarmi di registrarmi e non dover aspettare per il successivo", dichiarò Ferguson qualche dopo. Chris si impegnava tantissimo in questi freeroll, nonostante l'incredulità dei suoi avversari, che mai si sarebbero aspettati di trovarsi a un tavolo del genere un campione del Main Event WSOP. "Fare soldi da quei tornei era fondamentale per la sfida ed ero concentratissimo. Sudavo e urlavo 'ti prego folda, folda!". Per assurdo, fu proprio questa la parte più difficile del challenge, visto Ferguson impiegò diverse settimane per accumulare due miseri dollari.
Il primo tentativo con il cash game
Con un bankroll di 2$, Chris tentò la sorte e decise di giocare a un tavolo di 0.05$/0.10$ con 20 big blind. Perse un coinflip e si ritrovò a zero. Da quel momento istituì le regole del bankroll management che abbiamo riportato prima e le seguì fermamente per tutta la sfida.
Freeroll parte seconda
Tornato a zero, Ferguson decise di mettere più impegno nei freeroll e di accumulare più soldi prima di riprovare con il cash game. Giocò per settimane e vinse 22$, con un guadagno orario di "ben" 14 centesimi all'ora. Con un bankroll più profondo, potè ripartire più sicuro nella sua scalata.
I tornei e il traguardo dei 100$
Consapevole di non poter giocare in bankroll al NL 10$ - il limite più basso all'epoca su Full Tilt - Chris decise di utilizzare i suoi 22$ per giocare i tornei e i sit and go. Riuscì a raggiungere quota 50$ e a quel punto poté iscriversi a un MTT molto popolare da 1$ di buy-in. Chiuse in seconda posizione e vinse 104$, dando una spinta incredibile al suo bankroll.
Solo il cash game per raggiungere i 10.000$
Dopo quel risultato, Chris decise di concentrarsi sul cash game: "Non ho più giocato molti tornei, nonostante fossero la mia specialità. Mi piacciono ma possono essere brutali per il bankroll", dichiarò Ferguson riguardo questa scelta. Nel 2007 il livello del cash game era molto basso, com'è facilmente intuibile. Un professionista affermato come il pro di Full Tilt aveva un edge pazzesco sugli avversari e partendo dal NL 10$ riuscì a macinare dollari con una facilità disarmante. Nel giro di ulteriori sei mesi, raggiunse quota 10.000$, vincendo la prima parte della sua sfida.
Gli high stakes e la rinuncia alla seconda parte della sfida
Con un bankroll di 10.000$, Chris si lanciò nella seconda parte del challenge, quella in cui avrebbe dovuto alzare l'asticella fino a 100.000$. Nel giro di poche settimane vinse altri 18.000$ nel cash game ma quello fu il suo picco: una bad run e la bravura dei suoi avversari lo fecero scendere nuovamente a 10.000$. A quel punto sarebbe dovuto ripartire da capo ma per lui non c'erano più le motivazioni ed era passato un anno e mezzo dall'inizio, quindi decise di fermarsi lì.
Nonostante questo, la sua è stata una vera e propria impresa, che ha fatto appassionare migliaia di persone in tutto il mondo. Anche se l'immagine dell'ex team pro di Full Tilt è stata completamente compromessa dal Black Friday, è innegabile che il suo contributo alla crescita del poker sia stato immenso, soprattutto grazie a questa sfida che è entrata nella storia del poker online.