Alla fine Barney Frank ce l'ha fatta! Il Senatore Democratico USA, impegnato da tempo in prima persona sul fronte della legalizzazione del poker online, ha presentato ieri l' "Internet Gambling Regulation Consumer Protection and Enforcement Act", un ambizioso ed articolato progetto di legge che si propone di affrontare il gaming online a 360 gradi, cogliendone le opportunità economiche e affrontando tutti i problemi legati alla sua introduzione nel tessuto sociale americano.
La legge presentata da Frank (nella foto) fornisce una cornice di regole chiare a tutte le aziende che vogliano operare nel mercato del poker e del gaming online in USA, in modo da dare ad esse limiti e margini di azione in materia finanziaria e sociale, indicando ad esempio come proteggere i minorenni e i soggetti a rischio di gioco compulsivo. A tal proposito, la proposta di legge reca una voce nella quale si impone di dare tutte le informazioni al pubblico riguardo l'esistenza e l'utilità degli strumenti di auto-esclusione dal gioco, anche tramite l'uso di software-guida.
L'Internet Gambling Regulation Consumer Protection and Enforcement Act richiede anche rigide norme anti-riciclaggio alle aziende interessate ad ottenere regolari licenze. Queste ultime saranno della durata di cinque anni, rinnovabili alla fine del quinquennio in essere.
Infine, nella giornata di ieri è stata approvata una legge che ritarda gli effetti dell'UIGEA (la famosa norma anti-internet approvata da Bush, ndr) di un anno, in modo da permettere alla nuova legge un regolare iter parlamentare, evitando le corse contro il tempo.
Se, come aveva previsto uno studio della PricewaterhouseCoopers, la legalizzazione del poker online porterà alle casse dell'erario statunitense qualcosa come 52 miliardi di dollari in 10 anni, allora l'America potrebbe aver dato, nella giornata di ieri, una prima grande spallata alla crisi economica che l'attanaglia da mesi e mesi.