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Schwartz vs McKeheen vs Turyansky: è questa la mano dell'anno?

Ogni anno viene fuori una mano memorabile dal Main Event WSOP, che finisce per diventare il simbolo di quell'edizione del torneo di poker più prestigioso. L'esempio più azzeccato in questo senso è probabilmente lo scontro tra Joseph Cheong e Jason Duhamel a tre left nel 2010, quando il player di origini asiatiche scelse di piazzare una 6-bet all-in preflop con A-7 e ricevette il call del canadese con una coppia di Donne: allo showdown Duhamel ebbe la meglio e vinse il piatto più grande nella storia del Main Event WSOP.

In attesa di scoprire come andrà il final table dell'8 novembre, la mano più caratteristica del torneo di quest'anno è quasi certamente quella che ha portato all'eliminazione di Justin Schwartz, personaggio controverso al tavolo e fuori e protagonista di alcune mosse decisamente poco simpatiche nei confronti del nostro Federico Butteroni e di Daniel Negreanu.

La mano incomincia con il limp di Schwartz con 3 3  su blinds 120.000/240.000. Il tedesco Alexander Turyansky rilancia a 650.000 con q q e McKeehen decide di coldcallare con 6 6 . La parola torna a Schwartz che dopo averci pensato per qualche secondo e aver probabilmente valutato anche il push, opta per il call.

Con 2.590.000 nel mezzo si giunge quindi sul flop, che a noi osservatori fa subito pensare a una possibile tragedia pokeristica per due dei tre giocatori coinvolti: il dealer gira infatti 2 3 6 , consegnando il top set a McKeehen, il middle set a Schwartz e permettendo a Turyansky di mantenere la forte overpair. Il tedesco decide di andare in continuation bet per 700.000, convinto di poter essere avanti molte volte in questo spot. McKeehen sceglie di slowplayare la sua mano nonostate il board estremamente connesso e chiama, riconsegnando l'action a Schwartz. Justin ci pensa su per qualche secondo e alla fine va all-in per 9.5 milioni su un piatto da 3.99.

Turyansky chiede immediatamente il count e inizia a pensare al da farsi. La giocata di McKeehen sembrerebbe essere perfetta per intrappolarlo: visto il semplice call, il tedesco potrebbe pensare di essere ancora avanti a entrambi gli avversari, specialmente su un flop del genere che offre molte possibilità di draw. Si sa, poi, che Schwartz è molto aggressivo e potrebbe aver fatto questa giocata anche con una mano marginale.

Nonostante tutti questi fattori, Alexander Turyansky riesce a trovare un hero fold che lo salva da un eliminazione quasi scritta. Subito dopo McKeehen dichiara il call e gira 6-6, che si rivela essere un over set rispetto a quello di Justin Schwartz. Quest'ultimo scopre di essere al 4% e dice all'avversario: "Sei l'essere umano più disgustoso del mondo". Successivamente, tra un'imprecazione e l'altra, si alza e aggiunge: "È meglio per te se vinci questo fottutissimo torneo".

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schwartz

Schwartz continua a dire parolacce mentre raduna le sue cose pronto ad abbandonare il tavolo. La sua unica speranza è legata al mono-out 3 che gli consegnerebbe un incredibile poker, ma il turn è un 7 e il river un 5 . Con questa mano pazzesca Justin viene eliminato in 14° posizione dal Main Event WSOP 2015, mentre Joe McKeehen si ritrova con un monster stack di 37.900.000 chips.

"È fuori di testa che tu abbia foldato Q-Q", commenta il chipleader rivolto a Turyansky mentre sistema lo stack. Il tedesco risponde dicendo che aveva paura di essergli dietro, non tanto del push di Schwartz. L'autore del bel fold con Q-Q uscirà poi come uomo bolla del final table in 10° posizione per 756.897$, pushando A-K e trovandosi contro proprio McKeehen con due Donne.

A partire dal minuto 18:13 ha inizio la mano tra Schwartz, McKeheen e Turyansky, che molti hanno definito "la mano dell'anno".

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