Prima del successo nell'evento ICOOP Double Stack di ieri, non si sentiva parlare di Erion Islamay da quasi un anno, più precisamente dalla vittoria del WPTn ottenuta a Venezia il 13 novembre 2014. Dopo tanti anni di sponsorizzazioni sotto le luci dei riflettori, dunque, Erion ha scelto di continuare la sua attività di poker pro in maniera più anonima. Lo abbiamo contattato per sapere come sta andando la sua carriera e per avere la sua opinione sull'evoluzione del suo main game, il cash game online.
Ciao Erion e bentornato su Assopoker! È da un po' che non ti si vedeva in giro, come sta andando ai tavoli?
In quest'ultimo anno, dopo la vittoria al WPT di Venezia, ho studiato il cash game 6max col doppio della voglia rispetto a prima. Ho rinunciato a molti eventi live per analizzare in profondità la teoria del gioco, cercando di migliorare costantemente ed essere all'avanguardia.
Quindi giochi quasi esclusivamente cash game 6max?
Il cash game online attualmente rappresenta il 95% della mia attività professionale. Il restante 5% lo dedico a tornei importanti come le ICOOP o qualche evento live come il WPT di Venezia al quale parteciperò a breve.

In base alla tua esperienza, com'è cambiata questa disciplina nel corso degli anni, soprattutto per quanto riguarda le dinamiche reg vs reg?
Nei primi anni di .it l'approccio era puramente exploitative: si cercava di sfruttare le lacune degli avversari non curandosi particolarmente di essere bilanciati. Poi ci si è focalizzati molto di più sulla teoria pura e profonda del gioco, ovvero la soluzione matematica del cash game 6max 100x. Il risultato è che oggi la maggior parte dei reg gioca uno pseudo-GTO volto al non essere exploitabili dagli altri reg. La verità è che la soluzione del gioco è ancora ben lontana e forse irraggiungibile per limiti temporali ma sicuramente la strada è quella giusta.
Non credi che l'approccio GTO rappresenti la fine della creatività e dell'estro nel cash game?
No, penso il contrario. Ora c'è ancora molto spazio per la creatività e il talento, forse ancora più di quando si giocava ad intuitum. In sostanza i tavoli cash game di oggi sono composti da essere umani che giocano per associazione logica di modelli studiati, imitazione, ed "intuito". Contrariamente a quanto pensano in molti, non si tratta di un gioco robotico: il fattore umano c'è ed è fondamentale.
Passiamo al torneo ICOOP vinto la scorsa notte. È filato tutto liscio o te lo sei dovuto sudare?
In realtà il torneo è filato abbastanza liscio: ho cominciato a cambiare marcia rimasti in 18 e da lì ho cercato di interpretare al meglio gli spot. Il field era abbordabile, anche se tutti i partecipanti del tavolo finale si sono difesi egregiamente. Ho avuto particolare fortuna a rimanere per la maggior parte del torneo attorno ai 70-100bb e ad affrontare situazioni deep che conosco molto bene. Inoltre, la grande giocabilità di questa formula mi ha permesso di esprimere il meglio del mio gioco.
Parlare dopo una vittoria è sempre facile ma, come ho chiesto anche a Gianluca Bernardini, perché non hai mai pensato di dedicarti esclusivamente agli MTT online?
Ho sempre scartato la possibilità di diventare un reg di MTT a causa degli orari alienanti ai quale sarei sottoposto. Preferisco la comodità del poter scegliere gli orari in cui grindare. Inoltre il cash game è una disciplina completa che ti forgia in tutti gli aspetti del gioco.
Come pensi cambierà la situazione per i cashgamer dopo i cambiamenti annunciati da Pokerstars sul VIP System?
Dovremo riaddattarci. Probabilmente saremo più orientati verso al profitto e alla qualità del gioco piuttosto che al volume e questo potrebbe essere positivo. Aggiungeremo MTT e cash game live per sfruttare al meglio le capacità che abbiamo maturato in questi anni. Credo che altri top cash gamers come Jowy01, Christian Favale, Clavio Anzalone e Nicola "Quattroganci" Valentini, per citarne qualcuno, la pensino allo stesso modo: il futuro sarà nella diversificazione ed ottimizzazione del proprio tempo. Sicuramente ne gioverà la qualità di vita.