Dall'1 gennaio 2015, sono cambiate molte cose nel poker online e le conseguenze si sono fatte sentire anche l'action. Le rooms hanno applicato misure coraggiose che (nel breve periodo) hanno senza dubbio paralizzato l’action. L'obiettivo dichiarato di questa nuova strategia è quello di migliorare l’ecosistema pokeristico. Una politica di lungo termine.
Negli ultimi 12 mesi, le presenze ai tavoli di cash game sono diminuite del 14,1%, tenendo conto dei dati rilevati sulla rete dot com, nei mercati regolamentati europei e americani e il traffico offshore negli States.
Il record si è registrato nel gennaio del 2010, quando la media registrata fu di 82.465 posti occupati, stiamo però parlando dell'epoca pre Black Friday. Nell'ultimo anno, il picco si è registrato l'8 gennaio, quando si è toccata quota 58.213 presenze (per presenze si tiene conto non del numero dei giocatori unici ma dei posti occupati ai tavoli, ndr).
In questo Articolo:
RETE DOT COM E LA RIVOLUZIONE DI 888POKER
Sulla rete internazionale, 888Poker è la room che è riuscita più di tutte a contenere il calo generale: il traffico è diminuito del 9%. C'è da dire però che 888Poker è una delle poche piattaforme che non offre SNG Lotterie (tipo Spin and Go), ma questo aspetto merita un’analisi più approfondita (in pubblicazione nei prossimi giorni).
C'è da sottolineare un aspetto: 888Poker ha iniziato la rivoluzione ben prima della concorrenza. A febbraio fu deciso un taglio drastico del suo Vip System che colpì soprattutto i giocatori ad alto volume. Una mossa che ha favorito l'aumento di giocatori occasionali.
POKERSTARS.COM
Il successo delle modifiche di 888, può aver indotto Rational ai recenti cambiamenti? Può essere. Stars.com ha registrato una diminuzione delle presenze del 14,2% ai tavoli cash nel 2015 ma questa cifra è senza dubbio condizionata dagli scioperi e dalle astensioni dei giocatori ad alto volume nell'ultimo mese, dopo l'annuncio delle novità che penalizzano soprattutto i SuperNova Elite. Secondo i dati di PokerScout, senza queste novità, PS avrebbe chiuso con un calo minore anche di 888. Apriamo una piccola parentesi sul 2016. Nella prima settimana dell'anno vi è stata un'altra serrata che però, stando ai dati di PokerIndustryPro, non ha causato variazioni dell'action importanti.
PARTYPOKER: CRISI PESANTE
Balzo indietro significativo per PartyPoker che ha visto il suo traffico calare addirittura del 26,2%. Pur non disponendo di una versione di SNG-lotteria, Party forse paga una politica molto coraggiosa. L'ultimo aggiornamento del client non permette l'uso di HUD e di software per table selection. Questo tipo di modifica, senza dubbio, ha allontanato i regular che muovono volumi importanti. C'è stata poi l'uscita di scena di Jeffrey Haas, il direttore del gruppo e l'uomo al quale era stato affidato il rilancio. L'esperto manager ha preferito dedicarsi (con un tempismo non proprio perfetto) alla nuova frontiera del business nell’e-gaming, i Daily Fantasy Sports, entrando in Draft Kings. Il cambio di proprietà (GVC), con ogni probabilità ha fatto perdere tempo prezioso ma nel 2016 si prospetta l'ennesima fusione in famiglia, con una liquidità condivisa insieme a SportingBet e Paradise Poker.
IPOKER -33%
In forte ribasso anche il network iPoker che ha perso ben il 33%, per via di un nuovo sistema centralizzato che non permette alle proprie skin di poter fornire rilevanti incentivi ai giocatori professionisti. Il network ha sempre adottato una politica molto rigida per regolamentare la concorrenza interna tra le skin ed ora sembra aver trovato anche i mezzi tecnici adatti per adottare questa strategia. L'unificazione della piattaforma (prima era divisa in due parti), non ha ancora sortito gli effetti sperati.
FULL TILT: ANNO NERO
Ma la notizia dell’anno riguarda Full Tilt. La red room ha conosciuto un altro anno negativo: negli ultimi 12 mesi ha perso il 53,7% del traffico. Al momento è il decimo sito nel cash game mondiale. Il declino parte da lontano ma la caduta libera è iniziata quando la room ha eliminato gli heads-up games e aggiornato il software per impedire l'uso di script per la table selection. Il traffico non è aumentato nonostante siano stati previsti quest'estate forti incentivi per i giocatori amatoriali.
ALTRE ROOMS E IL FENOMENO BODOG
In base ai dati forniti da PokerScout, solo MPN, la room georgiana Adjarabet e Unibet sono riusciti a migliorare le loro performance sul dot com. Per quanto riguarda le rooms americane che operano nel mercato offshore, da segnalare il balzo in avanti di Bodog che è riuscita a crescere quasi del 10% (+9,7%), a testimonianza che negli States si è tornati a giocare nel mercato parallelo (anche se il sito canadese è in espansione anche in Asia).
L'offshore americano è in crescita del 6%. Pensate che l'action del network WPN è più che raddoppiato nel 2015 (+113%), grazie soprattutto a più garantiti da un milione di dollari che hanno dato impulso indirettamente anche ai tavoli cash. Un'iniezione di liquidità importante. Nei mercati regolamentati americani invece il New Jersey perde il 4,7%.
Scopri cosa è successo nel cash game in Italia, Francia e Spagna nel 2015!