In vista del SuperStars Showdown contro Isildur1, in programma nella giornata di domani, domenica 2 gennaio, su PokerStars, Tony G ha messo in vendita tutte le sue quote, su un noto sito di staking, ad un prezzo popolare: 15 dollari.
L'esperto player sta mettendo in atto una sorta di ‘azionariato’ popolare nella sfida di cash game più appassionante di inizio anno. Al momento però l’iniziativa non ha dato gli effetti sperati: ha venduto solo 114 ‘azioni’ a 24 ore dal ‘fischio d’inizio’. Gli utenti, evidentemente, non hanno particolare fiducia nell'australiano che sarà impegnato a gestire 4 tavoli in contemporanea, situazione nella quale Isildur1 si trova a proprio agio.
In molti potrebbero pensare - erroneamente - ad eventuali difficoltà finanziarie da parte del player australiano di origini lituane. Nulla di tutto questo. E’ l’ennesima intuizione marketing ed idea provocatoria di Tony G. Il sito di staking è legato ad un accordo commerciale con il suo portale, del quale è uno dei proprietari nonché soci fondatori. In questo modo riuscirà a sfruttare la popolarità del SuperStar Showdown per fare pubblicità alla nuova iniziativa e non solo: negli ultimi 30 giorni Tony G è riuscito a vendere online ben 6.433 azioni. Da quando è iniziata la sua collaborazione, è riuscito a farsi stakare in 56 eventi, andando a premio 15 volte tra live e online.
Tony G è abituato a giocare a livelli massimi negli High Stakes dal vivo. Lo stack di partenza, nella speciale sfida ideata da PokerStars sarà 150.000$ distribuiti su quattro tavoli: i due players si sfideranno ai limiti 50$/100$ alternando sessioni di No Limit Hold’em e Pot Limit Omaha. L’australiano l’abbiamo visto in alcune sfide cash con stack più importanti, come nel PokerStars Big Game, nota trasmissione televisiva.
Quella dello staking è una pratica molto comune nel cash game High Stakes e nei tornei con buy-in importanti. Tony G è sempre stato un sostenitore di questa forma di finanziamento: “ è un buon modo per abbattere la varianza”. Il portacolori di PartyPoker ha sempre stakato molti colleghi, tra i quali – ironia della sorte – anche Isildur1 su Full Tilt Poker, dodici mesi fa.
I meno esperti si chiederanno quale sia l'effettivo significato di staking. E’ bene, lo si può definire come un accordo con il quale un soggetto finanzia un poker player con una somma di denaro per uno specifico evento ed in cambio ottiene una partecipazione percentuale agli utili dell’ eventuale vincita. Non è altro che una forma di finanziamento.
Sotto il profilo legale, essendo un contratto atipico (il cui contenuto è determinato dalla volontà delle parti) è di difficile inquadramento e non c’è una disciplina specifica al riguardo, anche se nel caso in questione, la posizione per un eventuale finanziatore italiano è delicata, essendo l’oggetto del contratto, un evento su una piattaforma internazionale non autorizzata (.com).
In termini generali, su siti online esteri, in caso di mancato rispetto dell’accordo, difficilmente il finanziatore potrebbe essere tutelato, almeno in Italia. Inoltre è necessario verificare se i portali di staking hanno un'autorizzazione specifica per il gambling online o per la raccolta di denaro a vario titolo. In tutti i casi, nel nostro paese vi una sorta di ‘vuoto legislativo’ in materia. L’argomento è complesso e merita un futuro approfondimento sotto l’aspetto normativo, soprattutto per quanto riguarda l’online dove la disciplina è varia.
Nel frattempo, godiamoci la suggestiva sfida tra i due ‘amici rivali’ Tony G ed Isildur1. L’australiano è considerato un player molto esperto nel cash game giocato dal vivo e sarà curioso vederlo multitablare online contro l’aggressivo giovane svedese.