Vai al contenuto
parigi-francia-poker

Corte dei conti francese al Governo: “le tasse nel poker online devono cambiare”

Colpo di scena sul progetto della liquidità internazionale tra Italia e Francia: la Corte dei Conti di Parigi raccomanda al Governo di cambiare sistema di tassazione.

La Corte dei Conti francese ha presentato undici osservazioni, raccomandando – in modo esplicito – al Governo di Parigi che deve essere rivisto il sistema di tassazione nel gambling e, in partciolare quello nel poker online, settore nel quale il prelievo del 2% sul pot nel cash game risulta del tutto fuori da ogni parametro e rende il mercato poco attrattivo agli occhi dei players.

parigi-francia-poker

La magistratura contabile si sono soffermati sul poker, criticando aspramente il modo in cui vengono calcolate le tasse nel cash online, con un’aliquota che si applica sul fatturato e non sui margini (profit) come avviene in Italia ed in Spagna. Per questo motivo è impossibile – al momento – da un punto di vista tecnico, ipotizzare una liquidità condivisa tra il nostro paese e la Francia. Ma un’eventuale modifica spianerebbe la strada al progetto.

Se il Parlamento (su impulso del Governo) seguirà le raccomandazioni della Corte, l’ultimo ostacolo sarà rimosso ed allora potrà essere celebrato il tanto atteso matrimonio.

La Corte dei Conti è un organo indipendente, qualificato a sottoporre al Governo raccomandazioni tecniche.

I giudici contabili transalpini sono arrivati alla conclusione che la legge sul gioco d’azzardo del 2010 ha centrato solo in parte i propri obiettivi ed è necessario rivedere i prelievi fiscali.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

I Giudici hanno sottolineato che è illogico applicare il 2% a tutte le scommesse. Questo sistema incentiva i players a giocare su piattaforme estere non autorizzate.

La Corte raccomanda fin da subito uno “studio approfondito dell’impatto della tassazione dei giochi sull’equilibrio e la sostenibilità dell’offerta legale del gioco d’azzardo sul comportamento dei players”.

Una bella stilettata a chi sponsorizzava la liquidità condivisa tra Italia e Francia nel poker ed anche negli altri giochi. Il prelievo fiscale nel cash francese appare un aspetto assurdo e paradossale, criticato aspramente anche dall’interno dell’assetto costituzionale transalpino: è l’ennesima prova del salto del buio che il mercato italiano ha rischiato di compiere.

La Corte dei Conti si allinea all’Arjel (l’ente regolatore francese per il gioco online) che in più di un’occasione ha evocato una modifica del prelievo fiscale. Che non sia la volta buona? Il Governo non potrà più fare finta di nulla…

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI