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Ecco perché l'acquisto di PokerStars-Amaya può essere un affarone da 2,1 miliardi per Baazov!

Amaya è pronta a ricevere l'offerta del suo presidente e CEO: David Baazov. La società che controlla PokerStars e Full Tilt, ovvero oltre il 70% del mercato del poker online, ha predisposto il terreno per l'eventuale OPA, preannunciata nei primi giorni di febbraio dallo stesso manager canadese.

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David Baazov, la mente finanziaria (e non solo) di Amaya Gaming

Amaya predispone condizioni per ricevere offerta

Con una comunicazione ufficiale, Amaya ha informato "che il consiglio non ha ricevuto ancora una proposta formale da Baazov e il suo esecutivo per quanto riguarda l'acquisizione della società".

Onde evitare eventuali conflitti di interesse, è stato istituito il 9 febbraio un comitato indipendente con Barclays Capital Canada come advisor, a seguito della notifica da parte dello stesso Baazov di voler presentare un'OPA (offerta di pubblico acquisto) per 21 dollari per azione (offerta cash).

Amaya ha fatto sapere che il comitato indipendente valuterà le future offerte e le altre alternative possibili nell'interesse degli azionisti.

Engaged Moelis & Company LLC provvederà a fornire una valutazione indipendente della società, in relazione a qualsiasi offerta dovesse essere presentata da Baazov e company.

Inoltre sono state stabilite regole rigide affinché il CEO della compagnia canadese possa divulgare solo alcune delle informazioni riservate dell'azienda stessa. Si tratta di un'operazione molto delicata e complicata.

A tal proposito, Amaya ha stabilito che non divulgherà la tanto attesa relazione finanziaria relativa al quarto trimestre, nonché il resoconto annuale del 2015.

Ruolo Playtech?

La società di gaming canadese si chiude a riccio, temendo una manovra di Playtech (in Gran Bretagna ne sono certi) alle spalle di David Baazov.

In Canada avevano ipotizzato anche la partecipazione alla cordata dei vecchi proprietari, ma la querelle giudiziaria annunciata da Amaya contro gli Scheinberg, sembra smentire tale ipotesi o comunque allontanarla del tutto.

Trend Azioni

La presa di posizione di poche ore fa arrivata dal quartiere generale di Montreal ha fatto precipitare nelle ultime ore le azioni che al Nasdaq risultano in discesa (-2,49%) a 14.47 dollari statunitensi, pari a 19,42 dollari canadesi.

Baazov ha preannunciato un'offerta pari a 21 dollari canadesi per azione. Quando il manager aveva rivelato di voler acquistare Amaya, le azioni erano balzate a 18,60 dollari ed è probabile che vi sarà un'altra impennata appena sia formalizzata l'OPA.

Ma perché l'acquisizione da parte di Baazov può essere considerato un vero affare?

Il 9 novembre, prima che Amaya rivelasse i dati finanziari del terzo trimestre, le azioni stazionavano a quota 31,23$ CA. Sono poi andate in caduta libera e il 28 gennaio hanno toccato il fondo a 13,91$ CA.

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Questo dato testimonia su come sia difficile per PokerStars dover sottostare alle dure leggi della borsa e del mercato finanziario.  Il poker e il gaming online necessitano di innovazione e investimenti che mal si conciliano con le logiche speculative di Wall Street.

Ecco perché Baazov vuole uscire dal mercato azionario e rendere di nuovo privata la prima room mondiale.

Le leggi degli speculatori mal si conciliano con le strategie di medio-lungo periodo di Stars, soprattutto nel periodo storico che sta vivendo il poker online.

Perché il prezzo delle azioni ha subito un crollo così verticale?

I dati finanziari relativi al terzo trimestre sono stati alquanto deludenti. Nella relazione Amaya individua le cause: la crisi economico-fiscale in Grecia che ha raffreddato la domanda. Altro fattore, il ritiro dal mercato portoghese in attesa delle assegnazioni delle licenze. Aggiungiamo noi: la nuova legge in Gran Bretagna che, di fatto, incrementa la pressione fiscale in uno dei mercati chiave per Stars.

Gli investitori inoltre hanno mal digerito la lentezza del rilascio delle concessioni per il betting nei vari paesi ed in particolare per il poker nel New Jersey. La room sarà online a marzo.

La sentenza del tribunale del Kentucky ha fatto poi il resto, con la multa da 870 milioni nei confronti di Amaya. Senza dubbio un durissimo colpo per la compagnia.

Baazov ha fiutato l'affare: schiaffo al mercato!

A questo punto Baazov ha preso la palla al balzo ed ha preannunciato di voler offrire 21$ CA per azione, quando solo 4 mesi fa l'azienda era valutata oltre 31$ CA per ogni titolo scambiato.

Il segnale lanciato dal CEO è chiaro al mercato. Baazov fiuta l'affare, crede che le azioni abbiano un ampio potenziale di crescita.

Alla fine dei conti questo gioco al ribasso gli ha fatto senza dubbio comodo. Ricordiamoci che gli Scheinberg hanno venduto Rational Group (Stars e Full Tilt) ad Amaya per 4,9 miliardi di dollari americani. Ora Baazov vorrebbe prendersi tutto a 2,8 miliardi di dollari. Se non è un affare questo... un affare da 2,1 miliardi!

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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