La Alderney Gaming Control Commission (AGCC) ha convocato un’udienza per il 3 maggio, in merito alla richiesta di Orinic Limited, società controllata da Full Tilt Poker, per attivare la licenza di gioco e consentire alla red room di tornare online entro poche settimane.
La richiesta era stata avanzata il 23 marzo: Orinic è l’unica azienda del gruppo che ancora ha una licenza (sospesa) di categoria 1 (valida per operazioni commerciali e marketing) con AGCC. Tutte le altre autorizzazioni sono state definitivamente revocate dall'ente britannico.
I nuovi manager del gruppo, guidati da Laurent Tapie, hanno intenzione di riportare alla luce Full Tilt Poker, proprio sfruttando questo canale e chiedendo una licenza di categoria 2 (consente alla società autorizzata anche la gestione dei fondi dei giocatori). In questo modo potranno essere gestite anche le operazioni di cash out e rimborso per i giocatori europei.
In caso di esito positivo, Tapie sfrutterebbe una scorciatoia e brucerebbe i tempi burocratici per ottenere una nuova licenza. E’ logico presupporre che all’AGCC, siano già state prestate tutte le garanzie del caso: fideiussioni e piano per il rimborso dei players (avvallato e condiviso con il Dipartimento di Giustizia). Nel caso contrario, considerando i precedenti, sarà difficile che la Commissione autorizzi un’operazione così delicata solo sulla ‘fiducia’.
L’udienza (aperta al pubblico) è in programma il 3 maggio, presso Braye Beach Hotel, sull’isola britannica di Alderney.
Il piano prevede quindi l’attivazione (e implementazione) della licenza già esistente per il ritorno online a breve ma Tapie sta lavorando anche in ottica medio-lungo termine: ha già attivato le procedure (registrazione società) per ottenere una licenza a Malta, con Lotteries and Gaming Aauthority (LGA), ente regolatore che rilascia licenze ‘comunitarie’ (.eu). La procedura però richiede minimo sei mesi, salvo miracoli.
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